Francesco Totti alle prese con dei ricordi indelebili, il suo mito è impareggiabile e la bacheca mostra gioie e dolori dopo tanti anni.
Francesco Totti è entrato di diritto nel mito. Il talentuoso calciatore, anche se ha appeso le scarpette al chiodo, rimane sempre un effige di grande spessore nel mondo del calcio. I suoi ammiratori aumentano nonostante non sia più un attaccante.
La leggenda del Pupone rimbomba ancora, anche se ormai gli stadi devono fare a meno della sua presenza. Una decisione presa dopo vari fraintendimenti con la squadra in cui ha militato per vent’anni. A malincuore ha chiuso la porta per sempre.
Era giovanissimo quando mise piede allo stadio Flaminio per la sua prima e importante partita. Un sogno avverato dopo aver trascorso ogni momento libero con l’immancabile pallone tra le gambe. Così dichiaravano i suoi genitori.
Francesco ha una splendida famiglia. L’incontro con la bellissima Ilary Blasi gli ha cambiato la vita. Sornione e taciturno lui, solare e sempre sorridente lei, un binomio perfetto. Tre figli stupendi e una vita molto agiata in quel di Parioli.
Oggi Francesco, sebbene sia amatissimo, non ha più preso parte a riunioni e decisioni della Roma squadra, il luogo dove è cresciuto forgiando un grande calciatore. Incomprensioni e disattenzioni lo hanno molto amareggiato preferendo andare via,
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Una circostanza indimenticabile marchiato nell’anima del pupone, è venuto a galla di questi giorni. Totti ricorda un momento speciale della sua vita insieme alla squadra della lupa: la vittoria dello scudetto. Per ben tre volte il pupone ha alzato la fatidica coppa che segnava il vincitore assoluto del campionato. Emozioni contrastanti e violente hanno fomentato degli attimi in visibilio sia per la squadra che per i tifosi. Una vittoria meritata soprattutto nell’ultimo vinto del 2001, forse quello a cui Francesco è più affezionato. Sotto le sapienti mani dell’allora allenatore, Fabio Capello, la capitale d’Italia si ritrovava in testa alla classifica in pieno merito. Totti riprende l’evento facendosi fotografare accanto al fermo immagine nel momento preciso in cui alza la coppa. Ancora evocano sensazioni impressionanti al ricordo della gioia sfrenata per essere, ancora una volta, i primi in assoluto nel mondo calcistico.