La puntata di Storie Italiane si apre con gli aggiornamenti dal terribile conflitto Ucraina-Russia. 400 sono le persone ostaggio a Mariupol. Le persone svuotano i caloriferi per recuperarne l’acqua.
La padrona di casa di Storie Italiane prende in esame il caso della giornalista russa Marina Ovsyannikova, arrestata per aver esposto in diretta sulla televisione russa un cartello contro la guerra in Ucraina.
In studio due opinionisti: “E’ chiaro che sia una dittatura, bisogna monitorare” dice Iacomini, portavoce dell’Unicef, che si augura che il gesto possa essere il primo di tanti contro il governo di Vladimir Putin.
La donna è stata interrogata in isolamento per ben 14 ore, senza la possibilità di essere assistita dal suo legale, ed è stata quindi condannata al pagamento di 30.000 rubli. Oggi dovrebbe rilasciare nuove dichiarazioni.
Eleonora Daniele lancia quindi un servizio sulla situazione a Mariupol, dove 400 pazienti e medici di un ospedale sarebbero tenuti in ostaggio dalla milizia russa. “La gente svuota i caloriferi per poter recuperare acqua” la terribile testimonianza dell’inviata. La giornalista ha voluto ricordare anche i colleghi morti: il cameramen di Fox News e la giornalista ucraina rimasti vittime delle bombe.
C’è il pericolo cbhe gli ostaggi di Mariupol, tra cui 100 medici, possano essere usati come cuscinetto con l’esercito ucraino. Edoardo Lucarelli parla però di uno spiraglio: la Svizzera si starebbe proponendo come forza mediatrice tra i due fronti. Inoltre tre capi di Stato di Repubblica Ceca, Polonia e Slovenia, ieri in treno si sono recati da Zelensky per dimostrare la loro vicinanza al presidente.
Storie Italiane: la tragedia di Mariupol, martoriata dalla guerra
Iacomini ribadisce la necessità di scuotere l’opinione pubblica russa e spingerla a manifestare pacificamente contro la guerra, poichè se già Mariupol è quasi alla resa finale, Odessa potrebbe essere ben presto la prossima a fare una fine orribile. I team Unicef di Mariupol e Odessa sono per ora bloccati proprio per la guerra, ha spiegato.
Mariagrazia Sanrocco, inviata, conferma che gli ostaggi sono all’interno dell’ospedale, sarebbero pazienti, medici e infermieri, costretti a curare i soldati russi, che impediscono all’esercito ucraino di entrare per salvarli. Veri e propri scudi umani.
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E’ notizia inoltre di poco fa che anche la metropolitana di Kiev è stata colpita, probabilmente in quanto vicina a un’obiettivo militare. La capitake è sotto assedio e da ieri alle 20 è in vigore un coprifuoco di 36 ore.