Ad Uno Mattina in Famiglia, i presenti ammaliati dalle gesta di un gruppo di validi giovanotti, la loro audacia sveglia dal torpore del presente.
Uno mattina in famiglia è l’appuntamento atteso dagli utenti per il weekend di riposo. Alla conduzione un duo magistrale nelle persone di Tiberio Timperi e Monica Setta. Accanto a loro anche Ingrid Muccitelli.
La trasmissione, del fine settimana, ha un seguito molto affollato. Le tematiche, prese in visione, spaziano in ogni genere e non mancano degli approfondimenti. L’aria sornione e pacata, del bellissimo Tiberio coccola il sabato mattina al risveglio.
I suoi penetranti occhi azzurri sono un bel vedere. La bravissima Monica Setta possiede quel piglio affabile che sembra volerti rassicurare su tutti gli eventi discussi nello studio. La Muccitelli giornalista romana nota nel palinsesto della Rai.
Uno Mattina in Famiglia, l’orgoglio dell’italianità
Oggi c’è il tema del disagio che ha colpito i ragazzi in questa pandemia. Monica ne parla con lo psicologo Stefano Pieri e il cinematografo Giovanni Terzi. Dalla lunga chiacchierata emergono fatti sconcertanti venuti a galla dall’attenta analisi degli adolescenti da un paio di anni a questa parte.
Essi sono in accordo nel valutare questa lunga circostanza molto negativa per la gioventù. Giovanni asserisce che, questa situazione di contagio virus, ha messo i ragazzi in contatto con l’ io più profondo. Ogni momento di difficoltà genera questa reazione per svegliare la parte di difesa e adattamento assopita in se stessi.
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L’illustre psicologo consiglia ai genitori di chiedere continuamente ai figli un semplice‘ come stai’ perché è uno dei migliori modi per comunicare con i loro patimenti che spesso rimangono dentro.
All’unisono, i due spettabili ospiti, affermano che i ragazzi hanno la piena consapevolezza di quello che sta accadendo, Prima la pandemia ora la guerra, li ha messo addosso una paura tremenda del futuro e di cosa potrà mai accadere lì.
In collegamento si presenta un bellissimo paese del siciliano. L’inviato mostra un gruppo di studenti, composti seduti sulle proprie sedie alla giusta distanza, fare lezione nel chiostro della scuola.
Sui loro giovani visi c’è dipinto tanta serenità per la decisione presa dal loro istituto. Si dichiarano entusiasti e pronti a sfidare il presente nonostante sia funestato dalla pandemia e dalla guerra.
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Il giornalista, visibilmente emozionato da tanta carica positiva, li ha definiti con fierezza” l’energia del Mediterraneo”, Dallo studio si eleva un’aria di compiacimento per il coraggio che mostra la nuova generazione.