Tragedia a Porto Sant’Elpidio, l’addetto stampa di Pinturetta Falcor è mancato dopo una lunga lotta contro il Coronavirus.
È il lutto di tutta una comunità che si stringe accanto alla famiglia di Marco Ferrante, il 49 addetto stampa della Pinturetta Falcor, squadra di Prima categoria, venuto a mancare in seguito ad una lunga battaglia contro il Coronavirus.
La sua lotta contro il virus, che negli ultimi due anni ci ha costretti a misure straordinarie, durava da oltre due mesi, all’inizio dei quali lo ha contratto in forma quasi subito grave.
I funerali di Ferrante
Le condizioni sono peggiorate a tal punto fino al momento della morte.
Marco non era vaccinato e questo fatto ha contribuito a fargli contrarre il virus in forma più grave rispetto a quanto potrebbe succedere ad un individuo che abbia completato il ciclo vaccinale. Dopo aver contratto il virus le sue condizioni sono peggiorate sempre di più fino al momento del suo ricovero all’ospedale di Ancona dove, al momento della morte, si trovava intubato da oltre due mesi.
La città si stringe alla famiglia, in una comunità così ristretta è un momento molto triste per tutti, Marco lavorava come operaio per la ditta Italtacco ma tutti lo ricordano e lo ringraziano per il suo lavoro come addetto stampa della Pinturetta Falcor, squadra locale militante nel campionato di prima categoria.
La notizia della scomparsa è stata appresa da tutti dalla pagina Facebook della società sportiva, di cui è a capo Stelio Verdecchia, il post recitava, “Dopo aver lottato come un leone, il nostro addetto stampa non ce l’ha fatta. La dirigenza lo staff tecnico e tutti i giocatori porgono le più sentite condoglianze alla famiglia e si stringono al grande dolore per la scomparsa di Marco Ferrante, un bravissimo ragazzo che seguiva e raccontava con passione la nostra squadra. Siamo sconcertati e senza parole“.
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I funerali sono stati celebrati oggi, domenica 20 marzo, alle 15 presso la chiesa Santa Maria Addolorata della Corva, tutta la comunità ha preso parte alla cerimonia funebre per ricordare l’amico, collega e concittadino scomparso a causa di una malattia che ha già mietuto troppe vittime nel corso degli ultimi due anni.