Sono passati quasi due anni dalla tragica scomparsa del “Pibe de Oro”, ma la sua memoria non si affievola tra i tifosi. E dire che Maradona poco prima passò pure un momentaccio.
E’ conosciuto come uno dei giocatori di calcio più forti al mondo, addirittura da molti considerato IL più forte. Campione del mondo nel 1986 e “bandiera” del Napoli, al quale fece ottenere lo scudetto in campionato nella stagione 1986/87. Negli ambienti partenopei c’è addirittura una sorta di “culto” a lui dedicato e tuttora nel capoluogo campano si possono ammirare diversi murales a lui dedicati.
Diego Armando Maradona, nato in Argentina nel 1960, proveniva da una famiglia numerosa, quinto di otto figli, e iniziò a dare i primi calci nella squadra gestita dal padre, mostrando subito il suo enorme talento. iniziando la carriera di professionista ad appena 15 anni, diventando capocannoniere del campionato argentino nel 1978.
Dopo due anni al Barcelona, nel 1984 sbarcò al Napoli, contribuendo al miglioramento della posizione in campionato del club, stagione dopo stagione, arrivando nel 1987 all’agognato scudetto. Un vero e proprio evento rimasto nella memoria dei tifosi.
In seguito al ritiro nel 1997, il fuoriclasse ebbe non pochi problemi di giustizia e soprattutto di salute, dovendo anche curarsi per la dipendenza da cocaina, stupefacente che aveva iniziato ad usare ai tempi del Barca. Pochi giorni prima di morire, Dieguito aveva subito un’operazione al cervello per la rimozione di un ematoma. Tutto vano: il 25 novembre 2020 il calciatore si spegne per edema polmonare.
Nemmeno due mesi prima di spegnersi, Diego aveva pubblicato sul suo profilo Instagram ufficiale un post, nel quale parlava di un momento delicato che lo aveva molto colpito.
“Oggi sono uscito di casa con questa mascherina, che mi è stata consigliata dal doc. È lo stesso che usano alcuni medici. L’ho fatto per obbligo e per rispetto di tutti coloro che sono morti di COVID” si legge nel post datato 30 settembre 2020.
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“E mi sono ritrovato preso un po’ in giro, da parte degli adulti, dei bambini, e di alcuni giornalisti. Quei giornalisti che ti criticano quando non ti prendi cura di te stesso. E quando ti prendi cura anche di te stesso” la sua conclusione, ignaro che di lì a poco proprio un problema di salute lo avrebbe stroncato.