A Storie Italiane si tira un sospiro di sollievo per il lieto fine della vicenda che ha visto coinvolto un nostro connazionale, bloccato da giorni nel Paese martoriato dal conflitto.
Il programma di Rai 1 oggi va in onda in forma ridotta, per dare spazio al discorso di Zelensky alla Camera, previsto per le 11 ora italiana. Ampio spazio naturalmente al conflitto tra Ucraina e Russia, ma tra tanto dolore, oggi la padrona di casa racconta anche una storia a lieto fine.
Eleonora Daniele è sorridente e felice di poter raccontare finalmente la fine di un incubo per un connazionale che fino a pochi giorni fa ha commosso l’Italia con il suo appello disperato. “Un gesto di grandissima umanità” lo ha definito la veneta, visibilmente commossa. In collegamento con la conduttrice proprio i due protagonisti di quello che può essere definito un miracolo.
La conduttrice di Storie Italiane ospita in studio Giovanni Bruno, scampato all’inferno grazie all’intervento di un giornalista Rai, Simone Zazzera. L’uomo era rimasto isolato e bloccato con la moglie malata e la figlioletta di 22 anni. La compagna ucraina soffriva infatti di problemi alla tiroide, ed era rimasta senza medicinali a causa del continuo bombardamento e dell’impossibilità di approvviggionarsi.
Storie Italiane: lieto fine per Giovanni Bruno e la sua bimba
La famigliola, residente a Kherson, dopo numerosi appelli caduti nel nulla, ha deciso di mettersi in viaggio per fuggire verso zone più tranquille e poi raggiungere il confine con la Romania.
A giungere in loro soccorso, proprio il giornalista, che li ha aiutati e trasportati da Odessa a Palanca. Ora Bruno si trova a Bucarest, in attesa di rientrare a breve in Italia. “Noi abbiamo fatto solo quello che chiunque avrebbe fatto, il grosso lo hanno fatto loro” ha spiegato Zazzera, minimizzando il suo intervento.
Il siculo spiega infatti di essersi fatto coraggio e aver lasciato Kherson, una delle città ucraine più colpite e martoriate dalla guerra per Odessa, caricando in auto la famiglia. “Qualcuno ci ha protetto, siamo stati fortunati” ha aggiunto.
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il connazionale, siciliano, ha dovuto superare check point ucraini e russi, prima di arrivare nella località balneare sul Mar Nero, passando anche dalla Crimea. Un viaggio terribile e ricco di rischi.