Da diverso tempo ormai si parla di vecchie monete che oggi hanno un valore altissimo, ci sono alcune 50 lire che potrebbero valere migliaia di euro.
Chi avesse delle vecchie lire tra i ricordi del passato potrebbe possedere un tesoro senza saperlo, i collezionisti sapranno sicuramente attribuire un valore, se ne hanno uno , alle vostre vecchie monete che prese singolarmente non avrebbero né valore né utilità.
I 50 centesimi di Lira sono tra i più gettonati ad avere un alto valore ai giorni nostri, la prima di questo specifico taglio risale al 1825 forgiata nel Regno di Sardegna, fino al 1892 erano in argento ma poi si passò ad altri metalli. L’ultima risale agli ultimi anni del Regno d’Italia, precisamente al 1943.
La storia della moneta
Il primo a far coniare questo taglio di moneta fu Carlo Felice, le zecche di Genova e Torino le realizzavano con il suo profilo inciso da una parte e lo stemma con la croce sabauda dall’altra.
Dopo Carlo Felice, che non aveva eredi diretti, ci fu Carlo Alberto e sotto la sua guida i 50 centesimi di lira vennero coniati negli anni 1833, 1835, 1842, 1843, 1845 e 1847. In questo caso su uno dei due lati della moneta si trova il profilo di Re Carlo Alberto mentre dall’altro lato si trova lo stemma della casata del Re, Casa Savoia.
Il sito ufficiale moneterare.net spiega, “Tutte le monete da 50 centesimi di Carlo Alberto di Savoia sono considerate monete rare. Il valore è piuttosto elevato e si spazia dagli 800 euro fino a 2.800 euro. “
Segue Vittorio Emanuele II, figlio di Carlo Alberto di Savoia, che regnò nel periodo dell’Unità d’Italia, periodo nel quale questa particolare moneta venne coniata tra il 1850 e il 1861. Quelle di questo periodo sono monete che posseggono un valore molto elevato, escluse quelle coniate nel 1860 alla zecca di Milano, che può arrivare fino ai 15.000 euro.
Con l’Unità d’Italia, quindi dal 1861, vennero coniati due tipi di monete da 50 centesimi di Vittorio Emanuele II che presero il nome di Stemma e Valore. Quelle con raffigurato lo stemma della casata dal 1861 al 1863 e le altre dal 1863 al 1867, le monete del primo tipo possono raggiungere cifre importanti se giudicate in buono stato.
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