A Storie Italiane arriva la testimonianza drammatica dell’ex Letterina, volto noto negli anni Duemila e oggi affermata pittrice di pop art. Grande costernazione per lei.
Eleonora Daniele torna con il suo consueto appuntamento con Storie Italiane, questa volta dando spazio alla testimonianza e alla grande preoccupazione di un famoso ex volto della televisione italiana.
Modella e ballerina, nata nel 1978, giunge in Italia giovanissima, iniziando a partecipare ad alcune trasmissioni come Paperissima. Il successo per lei arriva grazie al ruolo, dal 2002, di Letterina in Passaparola.
Per tutta la prima metà degli anni Duemila è molto attiva in televisione, prendendo parte a trasmissioni e fiction di successo come R.I.S – Delitti imperfetti. Poi, nel 2007, decide di tornare a dedicarsi alla pittura, sua vecchia passione già coltivata durante la scuola superiore, seguendo numerosi corsi d’arte.
Oggi è una pittrice di pop art affermata, con un suo studio a Milano, ed è sposata dal 2013 con Matteo Viviani, inviato de Le Iene, dal quale ha avuto due figli, Eva e Nikita.
Ludmila Radchenko, in collegamento video con la conduttrice, è apparsa visibilmente preoccupata e anche attonita da quanto sta succedendo da ormai un mese a questa parte. L’ex soubrette, che recentemente è stata assieme alla famiglia alla manifestazione per la pace nel capoluogo meneghino, ha usato dure parole di condanna.
Storie Italiane, Ludmila esplode: “Siamo anche noi vittime”
Intervistata dalla Daniele, la 43enne si è detta costernata: “Non riconosco più il mio Paese – ha detto, riferendosi alla Russia – è la prima volta che faccio una cosa del genere, anche perchè aspettavo di capire e sentire le notizie che arrivavano dal mio Paese, dalla bocca dei miei genitori”.
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Ludmila ha quindi continuato dicendosi stupefatta e chiarendo che anche il suo popolo è vittima delle azioni di Putin, in quanto non hanno mai avuto conflitti con gli ucraini, che hanno sempre ritenuto come fratelli. Molti canali tv e giornali sono oggi oscurati, e ha spiegato di nno potersi più informare dai normali canali che seguiva sempre.
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“Per me la cosa più difficile è stato vedere il mio Paese trasformarsi in qualcosa che abbiamo visto in passato. Io sono figlia dell’Unione Sovietica” ha concluso, specificando di aver vissuto su se stessa il regime prima della caduta del Muro. Una testimonianza drammatica.