Nuove indagini in corso sulla Juventus, per i bianconeri si ipotizza il falso in bilancio: che cosa rischia la società di Agnelli
Non c’è pace per la Juventus, che si trova ancora coinvolta in guai giudiziari da chiarire. I bianconeri, che stanno vivendo una stagione calcisticamente piuttosto complicata, con l’ennesima eliminazione dalla Champions League e una rincorsa difficile in campionato per riaprire un discorso scudetto che però appare quasi impossibile, sono soggetti in questi giorni a ulteriori indagini che potrebbero portare a sviluppi piuttosto preoccupanti.
Le indagini da parte della Procura di Torino e della Guardia di Finanza hanno messo sotto la lente di ingrandimento la situazione finanziaria del club. Gli inquirenti sono alla ricerca di elementi per appurare eventuali responsabilità da parte della società del presidente Andrea Agnelli. Nel mirino in particolare i movimenti effettuati nel 2020, a margine dello scoppio della pandemia di Covid.
Il tutto si iscrive all’interno di un’inchiesta che sarebbe molto più ampia. Nello specifico, l’operazione denominata ‘Prisma’ mette sotto analisi gli anni 2019, 2020 e 2021. L’indagine penale si è conclusa, ora però è il momento per la giustizia sportiva di scendere in campo. Dall’Ansa, vengono diffusi nuovi dettagli su cosa sta accadendo intorno alla Juventus. Per i bianconeri ci sarebbe una ipotesi di falso in bilancio.
Il motivo sarebbe da ricercare nelle quattro mensilità non pagate ai giocatori nel corso del 2020. Una misura che il club aveva concordato con la squadra per ridurre l’impatto della pandemia sui conti societari.
Tali mensilità non erano state annullate, ma soltanto posticipate a un bilancio successivo. Questa sarebbe però una prassi illecita, che potrebbe mettere davvero nei guai la Juventus.
Riduzioni e integrazioni, in particolare, sarebbero state inserite in due bilanci diversi. Le riduzioni sarebbero state inserite nel bilancio 2020, le integrazioni in quello 2021. Sono avvenute perquisizioni negli uffici legali di Milano, Roma e Torino, alla ricerca di documenti riservati riguardante conversazioni private tra la Juventus e i giocatori.
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La Procura di Torino ha così iniziato le audizioni dei giocatori, come persone informate dei fatti. Il primo a essere ascoltato è stato Paulo Dybala, come riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’. Nei prossimi giorni potrebbe toccare anche ad altri. E’ presto per capire tutto questo dove potrà portare, di certo non si annunciano tempi sereni per la Juventus.