Caivano: non si arrestano le polemiche per un intervento mal riuscito, a rimetterci la vita un ragazzo 29enne che desiderava solo vivere la sua età.
Un tremendo casa di malasanità ha portato via, alla gioia dei genitori, un giovanissimo di 29 anni di Caivano. Il ragazzo, che risponde al nome di Raffaele Arcella, aveva una mole piuttosto importante. Era arrivato ad un peso che gli impediva di condurre una vita normale.
Da qui la decisione di sottoporsi ad un bypass gastrico per riuscire nell’intento di rimettere in sesto il suo fisico. Si era rivolto con fiducia alla clinica Trilussa di Ottaviano. Gli illustri dottori Cristiano e Casillo avrebbero immesso il bypass che avrebbe dato sollievo nella perdita di peso.
Purtroppo un incidente di percorso ha creato una lesione all’arteria retrostante lo stomaco. In pericolo di vita, il paziente fu trasportato al policlinico di Napoli per le tempestive cure di primo soccorso. Purtroppo ad attenderlo ci fu solo il decesso.
Caivano: un caso di malasanità indicibile e negligente
Il 13 aprile Raffaele fu dichiarato morto nella disperazione dei genitori. Immediate sono scattate le denunce contro i medici che hanno effettuato l’intervento su questo ragazzo che aveva un obesità preoccupante per quasi 2 m di altezza.
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Il processo ha avuto il suo inizio e i medici coinvolti sono stati accusati di negligenza e imprudenza durante la messa in atto del bypass. I genitori di Raffaele sanno benissimo che niente e nessuno potrà riportare in vita il loro adorato figlio.
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Era un ragazzone pieno di vita, una buona forchetta ma aveva preso la decisione di dimagrire. Il suo intervento era di routine per l’equipe medica, solo che sono stati lascivi e il giovane ci ha rimesso la vita. Il consigliere regionale di Europa verde, l’onorevole Francesco Emilio Borrelli ha preso a cuore la vicenda fin dal suo inizio. Egli condanna duramente la professionalità dei medici che non sono stati ritenuti all’altezza della situazione. Il dottor Stefano Cristiano è uno dei massimi esperti negli interventi di bypass gastrico. Il suo dolo è stato anche su altri due presunti casi in cui hanno perso la vita alcune pazienti che volevano ridimensionare il loro peso. Il dottor Borrelli che si è stretta intorno alla famiglia della vittima, auspica una condanna esemplare per chi ha sbagliato.