In 4 video effusioni e sesso tra due operatori sanitari in una stanza del pronto soccorso dell’ospedale di Castellammare di Stabia.
Sesso fra due operatori sanitari in una stanza del pronto soccorso all’ospedale San Leonardo di Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli. I fatti sono stati resi noti da Metropolis.
La testata ha raccontato in un articolo ciò che sarebbe avvenuto all’interno di una stanza del Pronto Soccorso dell’ospedale. Il quotidiano ha rivelato di aver ricevuto quattro filmati contenuti all’interno di una chiavetta USB.
Nei video presenti nella pen drive si vedrebbero delle effusioni e delle scene di sesso fra due operatori sanitari che sarebbero state compiute nell’ospedale San Leonardo di Castellamare di Stabia.
Secondo quanto riportato dalla testata, i filmati in questione, contenuti nella pennetta USB, sono stati inviati da un falso indirizzo di Ercolano. Insieme a essa sarebbe giunto anche un foglio A4 su cui scritto il seguente messaggio.
Questo è quello che succede al Pronto Soccorso di Castellammare.
Questi quattro video durerebbero solo qualche secondo. Attimi che sarebbero però sufficienti per far vedere i rapporti sessuali che avrebbero intrattenuto i due operatori sanitari nel corso del loro orario di lavoro.
Nei video si vedrebbero sempre gli stessi operatori sanitari, che non avrebbero i volti oscurati, in vari periodi. I filmati mostrerebbero effusioni e sesso esplicito tra le due persone all’interno della stessa stanza.
Stando a quanto riferito dal quotidiano, la persona che ha registrato i filmati ha utilizzato una telecamera nascosta all’interno della stanza in questione. Forse dunque sapeva già che avrebbe ripreso atti sessuali tra i due operatori sanitari.
Sulla vicenda dei video in questione non sono ancora state rilasciate dichiarazioni da parte dell’ospedale di Castellammare di Stabia.
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Non è escluso però che possa essere aperta un’indagine interna, o che sia già in corso, al fine di accertare l’autenticità dei filmati. Quindi, nel caso, scoprire chi siano i due operatori sanitari “protagonisti” nel video e di conseguenza sanzionarli.