Denise Pipitone, una vita fa e ancora sembra ieri della terribile sparizione della figlia d’Italia: mamma Piera audace e inarrestabile.
La scomparsa di Denise Pipitone e uno stralcio di vita che è entrata a far parte di tutte le famiglie italiane. La piccola, di soli 3 anni e mezzo, non ha potuto più abbracciare l’amatissima mamma dal lontano 2004.
Era un giorno come un’altro e a Mazara del Vallo erano gli inizi di settembre. La piccola, che porta il cognome del padre putativo, in realtà è nata da una relazione extra coniugale di Piera Maggio con Pietro Pulizzi.
Denise era amatissima in famiglia e anche il padre che le ha dato il cognome teneva moltissimo a lei. Fu lasciata dalla nonna per degli impegni dei genitori e nell’ora di punta della bambina non c’è stata più traccia.
Tante e ricerche estenuanti degli investigatori ma anche dei cittadini del piccolo comune non hanno prodotto risultati. È stato puntato il dito su alcuni presunti responsabili, in cima a tutti la sorellastra Jessica con la mamma Anna Corona.
Sono 20 anni che Piera maggio cerca la sua bambina ormai diventata una giovane donna. Tante ospitate nei salotti televisivi per denunciare La sparizione improvvisa di un innocente dopo tanti anni, ancora rimasta nell’oblio.
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Mamma Piera ancora sfida i tribunali per tentare di non far chiudere il caso. la procura è arrivata addirittura in Parlamento dove è stata istituita una garanzia investigativa per tentare l’impossibile. Già stanno ottenendo delle procedure diverse da quelle impiegate all’inizio della drammatica vicenda. L’Italia intera si è stretta con questa famiglia che, nel loro composto dolore disperato, non demordono. Piera è molto attiva sui social e oggi ha postato un messaggio molto significativo. Non attribuisce la colpa nominativa ma asserisce che, se lungo il percorso non si sarebbe fidata di alcuni soggetti, oggi le cose sarebbero andate diversamente. Il contenuto dello scritto, firmato Piera con il vero padre di Denise, pongono la loro fiducia su un destino contorto che presto si abbatterà su coloro che hanno dimostrato finzione e ipocrisia