Una vera e propria esecuzione a colpi di pistola, quella che ha subito un uomo nel Sud Italia. Per la vittima non c’è stato nulla da fare, è morto sul colpo.
Ad avvisare gli agenti della Polizia di Stato sono stati gli stessi abitanti della zona, spaventati dal suono dei colpi di pistola rimbombati qualche attimo prima. Quando gli uomini della Squadra Mobile sono arrivati, hanno fatto la tragica e raccapricciante scoperta.
Il cadavere di un uomo, colpito alle testa, era al posto di guida. Un regolamento di conti che non gli ha lasciato scampo, secondo le prime ricostruzioni.
La vittima, poco più che cinquantenne, era già noto alle forze dell’ordine, per esser stato coinvolto quasi vent’anni fa in un’operazione antidroga. Per lui nulla da fare, all’arrivo delle pattuglie era già morto.
Stando ad alcune testimonianze, l’uomo era fermo in strada con le quattro frecce lampeggianti, presumibilmente in attesa di qualcuno, quando i sicari lo avrebbero affiancato, sparandogli alla testa a bruciapelo. Un’esecuzione sulla quale stanno indagando gli inquirenti, probabilmente maturato nel mondo della malavita locale. I killer si sono dati alla fuga, e al momento non sono ancora stati trovati.
E’ successo ieri sera verso le 19 a Foggia, in Via Silvio Pellico. A morire sotto i colpi di pistola un pregiudicato di 52 anni, Roberto Russo. L’uomo nel 2003 era stato coinvolto nell’operazione “Pleiadi”, che aveva portato all’arresto di più di trenta persone per traffico e spaccio di droga.
La vittima stava presumibilmente aspettando qualcuno seduto alla guida della sua Ford Focus Station Wagon, quando due individui lo hanno affiancato, sparandogli alla testa. Il rumore degli spari ha allertato gli abitanti del quartiere, che hanno chiamato subito gli agenti. I due assassini si sarebbero allontanati a piedi e in bicicletta.
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Per il cinquantenne ogni soccorso è stato inutile. La Polizia è impegnata ora nella ricerca degli esecutori del delitto, e stanno scandagliando tutte le zone di Foggia.