Dramma morti sul lavoro: il bilancio dei caduti si allunga disperatamente

Purtroppo il dramma dei morti sul lavoro non accenna a volersi fermare. E’ delle ultime ore la notizia di ulteriori perdite per incidenti legati alla professione.

Operaio morti lavoro
Un operaio al lavoro in cantiere (Pixabay)

Si aggrava il bilancio già tragico dei morti sul lavoro. Due operai sono deceduti a poche ore di distanza l’uno dall’altro, in seguito a terribili incidenti mentre si trovavano impegnati nella loro professione.

“Si esce da casa al mattino per guadagnarsi da vivere e poi non si fa ritorno. Tutto ciò è inaccettabile”, queste le dure parole dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, nel commentare la scomparsa del giovane operaio del sud Italia.

Il poveretto si trovava in un cantiere, alla guida di un mezzo dotato di braccio meccanico, intento a spostare alcuni container, quando proprio il braccio ha toccato un cavo dell’alta tensione, folgorandolo nel giro di pochi secondi.

Sul posto sono arrivati in men che non si dica i soccorsi, allertati dai compagni, ma il giovane è deceduto poco dopo il suo arrivo all’ospedale cittadino. Nessuna manovra di rianimazione è servita a salvarlo. La disgrazia è avvenuta presso un impianto fotovoltaico. Poche ore dopo, la notizia di un’altra sventura, sempre in un cantiere e che ha visto coinvolto un altro lavoratore edile.

Giornata nera di morti sul lavoro: l’elenco si allunga drammaticamente

Il primo decesso è accaduto a San Donato, in Salento, e ha visto coinvolto Antony Turnone, di soli 30 anni, originario di Martina Franca. Nulla da fare per lui, è spirato poco dopo all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

La seconda disgrazia è successa sempre ieri, poco dopo la pausa pranzo, a Castel Goffredo, in provincia di Mantova, dove un capocantiere di 52 anni, Giacomo Turra, è rimasto schiacciato dal suo stesso muletto. L’operaio lo stava usando per spostare alcuni cumuli di sabbia, quando il mezzo è salito per errore su uno di essi, inclinandosi paurosamente e schiacciandolo sotto il suo peso.

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Stando alle testimonianze, l’uomo non indossava ne le cinture ne il caschetto protettivo. Soccorso dai compagni di lavoro, per lui è stato tutto inutile: troppo gravi i traumi riportati.

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