Purtroppo il dramma dei morti sul lavoro non accenna a volersi fermare. E’ delle ultime ore la notizia di ulteriori perdite per incidenti legati alla professione.
Si aggrava il bilancio già tragico dei morti sul lavoro. Due operai sono deceduti a poche ore di distanza l’uno dall’altro, in seguito a terribili incidenti mentre si trovavano impegnati nella loro professione.
“Si esce da casa al mattino per guadagnarsi da vivere e poi non si fa ritorno. Tutto ciò è inaccettabile”, queste le dure parole dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, nel commentare la scomparsa del giovane operaio del sud Italia.
Il poveretto si trovava in un cantiere, alla guida di un mezzo dotato di braccio meccanico, intento a spostare alcuni container, quando proprio il braccio ha toccato un cavo dell’alta tensione, folgorandolo nel giro di pochi secondi.
Sul posto sono arrivati in men che non si dica i soccorsi, allertati dai compagni, ma il giovane è deceduto poco dopo il suo arrivo all’ospedale cittadino. Nessuna manovra di rianimazione è servita a salvarlo. La disgrazia è avvenuta presso un impianto fotovoltaico. Poche ore dopo, la notizia di un’altra sventura, sempre in un cantiere e che ha visto coinvolto un altro lavoratore edile.
Giornata nera di morti sul lavoro: l’elenco si allunga drammaticamente
Il primo decesso è accaduto a San Donato, in Salento, e ha visto coinvolto Antony Turnone, di soli 30 anni, originario di Martina Franca. Nulla da fare per lui, è spirato poco dopo all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.
La seconda disgrazia è successa sempre ieri, poco dopo la pausa pranzo, a Castel Goffredo, in provincia di Mantova, dove un capocantiere di 52 anni, Giacomo Turra, è rimasto schiacciato dal suo stesso muletto. L’operaio lo stava usando per spostare alcuni cumuli di sabbia, quando il mezzo è salito per errore su uno di essi, inclinandosi paurosamente e schiacciandolo sotto il suo peso.
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Stando alle testimonianze, l’uomo non indossava ne le cinture ne il caschetto protettivo. Soccorso dai compagni di lavoro, per lui è stato tutto inutile: troppo gravi i traumi riportati.