Un bimbo di un anno e mezzo si è rovesciato addosso una pentola di acqua bollente in cucina: le condizioni del piccolo dopo il grave incidente domestico avvenuto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 30 marzo, ad Arzignano, in provincia di Vicenza.
Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 30 marzo, intorno alle ore 17 un bambino di un anno e mezzo si è rovesciato addosso una pentola di acqua bollente che si trovava in cucina. Il grave incidente domestico è avvenuto ad Arzignano, in provincia di Vicenza.
Il piccolo, che non sarebbe di nazionalità italiana, avrebbe eluso il controllo dei familiari, versandosi addosso dell’acqua bollente che lo ha ustionato in particolar modo nelle parti del corpo che non erano coperte dai vestiti.
Subito dopo è scattato l’allarme da parte dei familiari. I genitori hanno chiamato i soccorsi e immediato è stato l’intervento da parte del personale del Suem 118.
Sul posto con un’ambulanza del Suem 118 del locale ospedale, i sanitari hanno soccorso e stabilizzato il bambino e poi lo hanno ricoverato in ospedale.
Bimbo di un anno e mezzo si rovescia addosso una pentola di acqua bollente: le sue condizioni
Sono state riscontrate ustioni nel 40 percento del corpo del bimbo. Così, data la gravità delle condizioni del piccolo, è stato disposto il trasferimento di quest’ultimo all’ospedale di Verona nel reparto grandi ustionati ed è stato ricoverato nel reparto di rianimazione.
Fortunatamente sembra che il piccolo non sia in pericolo di vita. Le ustioni nel 40 percento del corpo del bambino sarebbero considerate guaribili. Secondo le prime informazioni, pare che il piccolo si sia improvvisamente avvicinato alla pentola piena di acqua bollente.
Non si sa per quale motivo il bimbo sia andato vicino alla pentola. Forse voleva provare a prendere qualcosa o magari stava tentando di vedere cosa contenesse. Fatto sta che in qualche modo alla fine si è rovesciato addosso l’acqua bollente che era dentro alla pentola.
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Ovviamente molta la preoccupazione da parte dei familiari ma, come detto, per fortuna le ustioni nel 40 percento del corpo del piccolo sono considerate guaribili.