Un dramma familiare inaudito, la disperazione di una malattia che porta ad un destino fatale, la tragedia senza precedenti.
È notizia di poche ore fa la scomparsa di una donna anziana operata da parte del figlio con gravi problemi di salute mentale. La signora Olga Aimar, vittima della situazione, risiedeva nella sua casa a Dronero nel cunese.
Con lei viveva il figlio di 57 anni che era in cura, da molto tempo, presso il centro di igiene mentale. Più di una volta l’uomo in questione aveva espresso il desiderio di suicidarsi. L’anziana donna ha sempre tentato di farlo desistere.
Ma l’ultima volta ci ha rimesso la vita. Secondo quanto emerge degli inquirenti, il figlio, Gabriele Tolosano pensionato, era caduto in una profonda depressione che lo aveva portato a chiedere aiuto al nosocomio.
Quella mattina l’uomo, in un atto di pura follia, ha strangolato con le proprie mani l’anziana mamma ultranovantenne. La signora è deceduta per asfissia è trasportata nel vano lavanderia. Il signor Gabriele era in uno stato molto alterato per via della patologia di cui soffriva.
Secondo quanto testimoniato, l’omicida avrebbe telefonato alla sorella riferendole il fatto terribile compiuto da poco. La signora, disperata alla notizia e anche sotto choc, ha subito dato l’allerta e chiamato i soccorsi e i carabinieri.
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Le forze dell’ordine, celermente, hanno individuato l’abitazione nel paesino appena denunciato, dove c’era ad aspettarli l’uomo in stato confusionale. Il corpo, della povera signora, è stato rinvenuto esamine e consegnato al 118. Anche Tolosano è stato soccorso per i primi accertamenti. Si è appurato che, nel grave sconforto, l’uomo aveva meditato di suicidarsi, come tante volte manifestato, ma la madre era intervenuto per frenare questo imput. Da qui la pazzia di mettere le mani al collo della madre e stringere fino a farle perdere coscienza. Resosi conto del gesto immane avvenuto, ha chiamato la sorella la quale ha messo in moto la stazione dei carabinieri locale. L’uomo è stato arrestato per omicidio, intanto trascorrerà alcuni giorni nell’ambiente sanitario fino al trasferimento finale nelle carceri dopo il processo per omicidio colposo.
