Omicidio Carol Maltesi, parla il padre della vittima rivelando cosa avrebbe fatto l’assassino della figlia dopo averla uccisa.
Carol Maltesi, 26enne italo-olandese conosciuta nel mondo del porno col nome d’arte di Charlotte Angie, è stata uccisa e fatta a pezzi da Davide Fontana, suo ex e vicino di casa. Il suo corpo è stato ritrovato domenica 20 marzo in fondo a un dirupo a Borno, in provincia di Brescia.
Nel 2016 era diventata madre di un bambino e si era quindi trasferita a Milano. Nel capoluogo della Lombardia aveva lavorato in una profumeria. Poi aveva aperto un profilo su OnlyFans, un sito per adulti. Adesso il suo profilo non risulta attivo.
Negli scorsi anni l’avvicinamento all’ambiente del cinema hard, mondo che aveva poi deciso di lasciare dopo aver girato alcuni film.
La vittima conosceva Davide Fontana, 43enne milanese vicino di casa con cui aveva avuto una relazione. A seguito della fine della loro storia d’amore, i due erano rimasti in buoni rapporti ed avevano continuato a frequentarsi.
Il delitto è stato compiuto a fine gennaio nella casa della 26enne. L’uomo ha dichiarato ai carabinieri di aver nascosto il cadavere nel congelatore e di averlo poi fatto a pezzi.
Quindi lo avrebbe portato in auto sino all’alta Val Camonica e poi gettato nel dirupo a Borno. Non è ancora chiaro il movente dell’omicidio.
Fabio Maltesi, padre di Carol Maltesi, uccisa da Davide Fontana, vicino reo confesso dell’omicidio della donna, è sconvolto.
Credevo che lei stesse bene invece l’aveva già ammazzata, in questi mesi c’è stato uno scambio di messaggi, anche per il mio compleanno. Non posso non piangere, non sono riuscito a chiudere occhio, vorrei solo che non fosse vero.
Fabio Maltesi ha spiegato al Corriere della Sera.
Voglio solo che tutti sappiano che Carol era una creatura splendida, una figlia affettuosa, una mamma che adorava suo figlio, era piena di voglia di vivere. Non era una pornostar come sto leggendo, lei era un angelo. L’ha uccisa come una bestia, nessuno merita di soffrire così, mia figlia ha fatto una fine terribile, ho sentito delle cose tremende su come l’ha ammazzata, è stato diabolico.
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Fabio Maltesi ha quindi aggiunto.
Io credevo di sentirla sempre perché in tutto questo tempo le ho scritto su WhatsApp. Anzi, in realtà io la chiamavo, ma trovavo spento, allora le scrivevo e lei mi rispondeva. Almeno, credevo fosse lei ma ora ho scoperto che era il suo assassino… Ci siamo sentiti per il compleanno, o meglio io avrei voluto sentirla perché gli auguri ce li facevamo sempre a voce, ma ho trovato spento così ci siamo scritti, o meglio mi sono scritto con il suo assassino.