Si tratta di uno spicciolo che, nonostante le apparenze, potrebbe davvero farvi guadagnare una bella sommetta non indifferente.
Il collezionismo è una pratica piuttosto diffusa che coinvolge migliaia di persone in tutto il mondo. In effetti, sia che si effettui in maniera più professionale che a livello di hobby, in realtà, lo scopo è piuttosto sempre lo stesso.
Tanto è vero che, sia in Italia che all’estero, nel corso del tempo, sono sorte tante associazioni che si occupano di questo argomento.
Per esempio, nel Bel Paese esiste l’istituto Bolaffi, nato sul finire dell’Ottocento, che effettua delle aste proprio di tutti quei pezzi che sono considerati di valore. Insomma, sia che si tratti di monete, francobolli, quindi, c’è la possibilità di partecipare a delle aste.
Così, nelle prossime righe, nel caso che siate appassionati o semplicemente curiosi, allora non vi resta che provare a capire se possedete degli spiccioli in particolare.
Sì, perché, nonostante di primo acchito non appaiano di grande valore, in realtà, si nasconde un tesoretto non indifferente. A tal proposito, trend-online.com è riuscito a scovare qualcosa di veramente interessante che ci sembra proprio il caso di riferirvi.
Ecco qual è il pezzo raro interessante
La cosa potrebbe incuriosirvi maggiormente se, ancora in qualche cassetto, conservate delle monetine della vecchia lira, la valuta che era in circolazione prima dell’avvento dell’euro. La suddetta piattaforma online, quindi, ha voluto soffermarsi su una tipologia precisa di 200 lire.
Questa monetina, quindi, se trasformata in euro, oggi non varrebbe più di 12 centesimi. Tuttavia, c’è proprio uno spicciolo da 200 lire che si definisce di prova, poiché era stata effettivamente utilizzata come una versione che si credeva non sarebbe stata quella definitiva, nonostante, poi, invece, lo diventò.
Così, alcuni di questi esemplari, probabilmente ce ne sono in giro più di mille, hanno inciso in basso a destra proprio la scritta ʻprovaʼ. Ciò sta a significare che, nel caso aveste una moneta da 200 lire, datata 1977 e con quella dicitura, allora, ci potreste ricavare ben 850 euro.
Naturalmente, però, il suo valore cresce soprattutto se rientra nella categoria dei Fior di conio, cioè tutti quei pezzi che non presentano graffi e invece possiede un ottimo stato di conservazione.
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Che dire, ci sembra proprio il caso di controllare bene, a questo punto, si sa mai che sia in qualche angolino della vostra casa.