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WhatsApp, arriva la terza spunta blu: da oggi attenzione agli screenshot. I dettagli

Pubblicato da
Nicola Loconte

Novità importanti sull’utilizzo di WhatsApp, la popolarissima app di messaggistica potrebbe introdurre a breve la terza spunta: di cosa si tratta

Logo Whatsapp Instagram
Logo Whatsapp (foto: @whatsapp Instagram)

Ormai da diversi anni, WhatsApp è diventata l’applicazione di messaggistica più utilizzata al mondo. E’ riuscita rapidamente a farsi spazio nelle preferenze degli utenti, grazie a un’interfaccia versatile e intuitiva, soppiantando totalmente gli storici SMS.

La possibilità di fruire di messaggi illimitati e di funzionalità particolari man mano implementate nell’app, come lo scambio di foto, documenti, messaggi audio, videochiamate e molto altro ancora, la rende davvero una app estremamente funzionale. Al punto che ormai non sapremmo davvero più farne a meno.

La si utilizza per qualsiasi tipo di comunicazione, da quelle con gli amici, a quelle di tipo lavorativo, singolarmente o all’interno di gruppi. E’ entrata a far parte della nostra vita componendone parte integrante e permettendo una comunicazione rapida ed immediata. Anche se c’è chi preferisce ancora i vecchi sistemi.

Periodicamente, si avvertono notizie relative a ulteriori implementazioni della app. In particolare, di recente, si è spesso parlato dell’introduzione di una fatidica terza spunta blu.

WhatsApp, la svolta clamorosa sulla terza spunta blu: tutta la verità

Ma di che cosa si tratterebbe, esattamente? Le prime notizie risalgono al 2019, quando si iniziò a parlare per l’appunto di una terza spunta blu che oltre ad avvertire gli utenti dell’invio, ricezione e lettura dei messaggi inviati (per le prime due spunte), ci avrebbe avvertito dell’effettuazione dello screenshot della conversazione da parte dell’altro utente.

Logo Whatsapp (foto: @whatsapp Instagram)

Già nelle prime settimane del 2020, tuttavia, si capì che si trattava senza mezzi termini di una bufala. Una bufala per di più ‘recidiva’, che era stata pubblicata già l’anno precedente, riproponendo bene o male gli stessi contenuti.

Gli sviluppatori dell’app non hanno mai lavorato in realtà a una funzionalità del genere. Si tratterebbe di un qualcosa di estremamente complicato da realizzare, oltre che un aspetto che andrebbe a interferire con la privacy.

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Era stato il sito ‘bufale.net’, in particolare, a chiarire che le notizie che circolavano, di un’introduzione della funzionalità già all’interno delle versioni beta per sviluppatori, era totalmente falsa.

Nicola Loconte

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Nicola Loconte