L’ex ministro delle Politiche Agricole e conduttrice televisiva parla a ruota libera di se stessa. Nunzia De Girolamo svuota il sacco e racconta come la pensa.
Oggi è una delle conduttrici emergenti della Rai, ma fino a quattro anni fa ha fatto parte della scena politica italiana e con incarichi di altissimo livello. Nunzia De Girolamo è stata anche ministro delle Politiche Agricole sotto il Governo Letta, nonchè per anni deputata alla Camera.
Nativa di Benevento, dopo la laurea in Giurisprudenza ha esercitato in ambito del lavoro e civile, prima di interessarsi alla politica, entrando nelle file di Forza Italia e diventando coordinatrice cittadina del partito di Silvio Berlusconi.
La carriera nel campo è fulminea e ben presto diventa anche membro del consiglio direttivo del Popolo delle Libertà alla Camera. Dopo la nomina nel 2013 come ministro, durata però pochi mesi in seguito alle sue stesse dimissioni, assieme ad altri colleghi di partito, entra nel Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano.
L’intesa con il leader non è però delle migliori, e dopo anni tribolati, nel 2018 abbandona definitivamente la carriera in parlamento, iniziandone fin da subito una nuova come editorialista per alcune testate e opinionista in alcuni programmi tv, come Non è l’Arena di Massimo Giletti.
Ieri l’ex parlamentare ha rilasciato un’intervista a Niccolò Fabbri di TvBlog, dove ha parlato di passato e presente e della sua attuale carriera televisiva. Dal 2021 la De Girolamo è infatti conduttrice di Ciao Maschio, programma di seconda serata di Rai 1.
Riguardo alle critiche da lei ricevute nel 2019 dal professor Giorgio Simonelli, Nunzia ha risposto con l’usuale schiettezza: “Le critiche io le ho sempre accettate, non accetto però il pregiudizio. Ho scontato però a lungo un pregiudizio sulla mia provenienza dalla politica e questo peso l’ho portato tutto su di me”.
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E non è finita qui, la De Girolamo ha anche aggiunto: “Rifuggo sempre però da quell’atteggiamento radical chic che un pezzo di tv ha nei confronti di certi personaggi”. A buon intenditore poche parole, insomma.