Luciana Littizzetto si racconta nel profondo della sua umanità, a volte il sorriso non placa le tensioni, il cuore lacrima anche da lontano.
La comicità ce l’ha proprio nel sangue la bionda torinese. Luciana Littizzetto è uno dei personaggi di punta della Rai. I suoi monologhi sono la portata finale del programma Che Tempo Che Fa ma non in ordine di importanza.
Laureata, eccellente pianista, un insegnamento sodisfacente ma la teatralità sempre fissa nella mente. La sua capacità è balzata alla cronaca un passo alla volta, step by step. Prima particine, poi sempre più ruoli importanti.
I suoi discorsi fanno impazzire la critica. Una lettura tra le righe, di quelle frasi, di certo non buttate lì per caso. Luciana vaglia attentamente le parole da mettere per iscritto e da pronunciare sul finire della trasmissione.
Un periodo un po’ ombroso da qualche tempo a questa parte, sta perseguitando la bravissima comica. Lucianina, come ama chiamarla il suo collega Fabio Fazio, sta rimettendo in sesto le sue stesure visto i tempi che corrono.
La pandemia e la guerra stanno mettendo a dura prova il globo intero. Tutto uno scatafascio. Non si trova un po’ di respiro da due anni a questa parte. Far ridere sta diventando un’utopia, la Littizzetto ne è al corrente come tutti.
Una battuta lanciata qua e là sta pure bene, ma interi discorsi stanno diventando una situazione opprimibile. La piemontese ha anche un ulteriore motivo per questa mesta alienazione che sta percorrendo la sua comicità da qualche tempo.
Lucianina non ha un compagno ma ha avuto la possibilità di ottenere l’affido di tre ragazzi. Sono due italo-kosovari che rispondono al nome di Vanessa e Jordan. Poi c’è Svetlana che è una bielorussa e vive e insegna a Minsk.
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La preoccupazione della Littizzetto ruota soprattutto intorno alla giovane 24enne che non ha voluto spostarsi dal luogo del lavoro. La Bielorussia non dovrebbe avere ripercussioni per via del suo appoggio alla Russia.
Si sa , il cuore di una mamma è sempre in tumulto, anche se il figlio è in affido.
