Ottime notizie per gli amanti dell’arte. A Firenze riapre finalmente lo storico Palazzo di Dante e Beatrice dopo un restyling clamoroso. I dettagli.
Parlare di Firenze equivale in larga scala parlare anche di Dante Alighieri. Un legame indissolubile e duraturo. Riapre finalmente per la gioia di tutti i fiorentini uno degli edifici più belli della città: Palazzo Portinari Salviati.
Come molti di voi sapranno la dimora è stata protagonista indiscussa di tantissime vicende che si legano al Sommo Poeta. E’ proprio qui che Dante ebbe modo di scorgere per la prima volta la sua amata Beatrice, cantata e amata nelle sue opere.
Palazzo Portinari Salviati in questi anni ha subito diversi lavori di restauro, dopo un periodo di forte abbandono. Il 15 aprile riaprirà le sue porte e il suo cuore al pubblico desiderano di vedere il cambio di look della nota dimora storica.
Situato nel centro di Firenze gli è stato dato un volto totalmente nuovo. E’ stato, infatti, trasformato in una residenza di lusso. La sua è una storia molto complessa e va fatta risalire alla famiglia Portinari che ebbe l’idea di dar vita al Palazzo.
Solo in un secondo momento passò nelle mani della dinastia Salviati – Medici che decedettero di ampliare la struttura. Le mura della dimora storica hanno ospitato i più grandi esponenti della città come Cosimo de’Medici e Federico IV di Danimarca.
Palazzo Portinari Salviati vanta, ad oggi, una struttura estremamente lussuosa. Al suo interno sono stati predisposti per 13 suite e 25 appartamenti corredati da sauna, piscina termale e tutta una serie di confort annessi e connessi.
Il Palazzo è stato acquistato da un gruppo di Taiwan che si è interamente occupato delle spese di ristrutturazione e gestione della dimora. Gran parte degli appartamenti sono anche stati già venduti ad alcuni acquirenti americani, ingolositi dal possedere un immobile di così alto valore.
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Per il restauro degli affreschi pregiatissimi sono stati incaricati 300 professionisti appartenenti al settore delle Belle Arti che si sono occupati di ripristinare le meravigliose opere appartenenti ad Alessandro Allori. L’allora tema scelta fu legato alle storie di Ercole.