Pomeriggio 5, la casa di Raffaella Carrà diventa un museo: la richiesta precisa

Raffaella Carrà, la casa diventa un museo? A Pomeriggio 5 è arrivata la richiesta dell’arco gay: “vogliamo che diventi un museo LGBT”

Raffaella Carrà casa
Raffaella Carrà (instagram)

Oggi a Pomeriggio 5 sono tornati a parlare della magica Raffaella Carrà. Qualche mese fa, il nostro mondo è stato completamente sconvolto dalla notizia della sua morte. Eravamo abituati a pensare a lei come ad una sorta di Dea immortale, non avremmo mai immaginato un mondo senza di lei.

Quello che è successo negli ultimi mesi, però, è la prova del fatto che quello che ha fatto nel corso della sua lunga carriera, l’ha resa davvero un personaggio che rimarrà per sempre nel tempo. Non è mai stata dimenticata e, ancora oggi, la sua musica continua ad essere ascoltata ovunque e il suo ricordo sta restando vivo dappertutto.

Pomeriggio 5: la casa di Raffaella Carrà diventa un museo LGBT? La richiesta dell’arcigay

Oggi, nell’ultima puntata di Barbara d’Urso, la conduttrice è tornata a parlare di questa icona che ha fatto la storia della musica e. non solo.

Raffaella, infatti, è stata una vera e propria pioniera. Un’attivista incredibile, che fin da giovanissima ha lottato con le unghie e con i denti per i diritti LGBT. Proprio per questo è riuscita a farsi voler bene da moltissime persone che l’hanno seguita nel tempo e che sono grati di tutto quello che ha fatto.

L’associazione Arcigay è tornata a parlare della nostra star proprio nelle ultime settimane e hanno fatto una richiesta ben precisa: non vogliono che la casa di Raffaella venga venduta o dimenticata, hanno espressamente richiesto che diventi un museo LGBT. Barbara ha approfittato del suo talk show per dare voce alla richiesta della associazione.

LEGGI ANCHE –> Gf Vip, Manuel Bortuzzo tuona a gran voce sui social: Avete rotto il c…!

LEGGI ANCHE –> Rita Rusic sorprende tutti in costume a oltre 60 anni: Vabbè, ciao a tutti. FOTO

Sono in molti ad essere d’accordo con questa richiesta: dopo tutto quello che ha fatto, è giusto che il posto in cui Raffaella ha vissuto diventi un vero e proprio museo.
Gestione cookie