Con l’arrivo della bella stagione, come tutti gli anni, inizia anche un periodo molto difficile per milioni di italiani, alle prese con le allergie. Come si può fare per aiutare i più giovani?
L’arrivo della primavera non è foriero solo di entusiasmo e temperature più alte ma, per milioni di connazionali, anche di mesi all’insegna del malessere, a causa delle allergie stagionali.
Via quindi a naso che cola, occhi arrossati e tosse, che in alcuni casi possono essere anche molto gravi e disabilitanti. Come fare per aiutare in particolare i più piccoli, che sempre più ne soffrono?
La domanda è stata girata ai pediatri, che hanno chiarito quanto effettivamente, in particolare nei primi anni di vita dei bimbi, non sia sempre facile riconoscere un’allergia da un comune raffreddore. i medici hanno però indicato quali possono esserne i fattori scatenanti, che oggi colpiscono il 20% dei bambini, rispetto al 7% degli anni Novanta.
Ciò è da imputare a un diverso stile di vita, e una maggiore esposizione a smog, inquinamento, stress e anche fumo passivo. Le donne in dolce attesa dovrebbero a tutti ocosti evitare il fumo durante la gravidanza, poichè si è appurato quanto degli infanti con madri fumatrici abbiano una maggiore predisposizione alle allergie.
Tra i consigli c’è quello ovviamente di smettere di fumare o perlomeno far aspirare loro il fumo passivo, ma non solo, in gravidanza è anche i caso di evitare alcuni medicinali se non sotto stretto controllo medico e si consiglia di allattare per almeno 6 mesi.
Evitare una sovraesposizione del bambino ai pollini durante questo periodo, e per quanto riguarda invece la possibile allergia da acari, tenere la casa sempre il più possibile pulita, evitando tende o tappeti troppo pesanti.
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Tra i metodi per aiutarli, in caso di allergie ai pollini, anche l’uso del vaccino, che ha mostrato come nel lungo termine abbia diminuito l’insorgenza di rinite e asma.