Assegno unico per i figli, al via i controlli da parte dell’INPS: stretta sulle famiglie che non hanno diritto di ottenerlo. Vediamo quali sono i requisiti.
A partire dal primo gennaio e fino al 20 aprile sono state in tutto poco meno di cinque milioni le domande che sono state inviate all’INPS per poter ricevere l’assegno unico per sette milioni e 200mila figli.
In tutto le persone che ne hanno diritto sono undici milioni, per sette milioni di famiglie. Dunque i restanti quattro milioni di giovani i cui genitori non hanno inviato la domanda manterranno il diritto di avere i cinquanta euro previsti.
Tuttavia ci sono state persone che hanno provato a ottenerlo anche se non ne avevano diritto. Si tratta dello 0,5 percento delle domande, pari a 22mila, quelle sospettate, a cui l’INPS ha chiesto delle integrazioni di documenti, in particolare per quelle per giovani maggiorenni, che dunque potrebbero non rientrare nei requisiti per poter beneficiare del bonus.
Già lo scorso marzo erano state segnalate alcune truffe. Allora erano giunte all’INPS domande per l’assegno provenienti da famiglie con un numero di figli scarsamente credibile, sino addirittura a diciassette figli.
Vediamo dunque quali sono i requisiti per poter avere l’assegno unico universale. Innanzitutto specifichiamo che chi presenterà domanda entro il prossimo giugno potrà ottenere anche gli arretrati. A partire da luglio invece l’assegno si avrà dal mese seguente alla domanda e non si avrà diritto agli arretrati.
Potranno richiedere l’assegno tutti i cittadini italiani o europei o con permesso di soggiorno, che risiedono in Italia da almeno due anni e che pagano le tasse nel nostro Paese.
Si ha diritto per ogni figlio a carico a partire dal settimo mese di gravidanza e sino ai ventuno anni di età. Non ci sono invece limiti di età per quanto riguarda i figli disabili.
L’assegno unico arriva a un massimo di 175 euro mensili per i minorenni, a partire dal settimo mese di gravidanza, e di 85 euro per i figli maggiorenni fra i 18 e i 21 anni per ISEE pari o inferiori ai 15mila euro. Da somme superiori a quella l’assegno inizia a diminuire. Per famiglie con ISEE pari o superiore ai 40mila euro l’assegno è di 50 euro, di 25 per i figli fra i 18 e i 21 anni.
A queste cifre si sommano alcune maggiorazioni per i figli seguenti al secondo, da 85 a 15 euro. Per i figli minorenni non autosufficienti (105 euro). Per le famiglie con madri di età minore ai 21 anni. Per i figli disabili (95 euro in caso di grave disabilità, 85 qualora si tratti di disabilità media, 80 euro se di età compresa fra i 18 e i 20 anni. Per le famiglie con tutti e due i genitori lavoratori si tratta di 360 euro annuì per gli ISEE inferiori ai 15mila euro.
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L’assegno unico è garantito anche a famiglie con figli di età minore ai 21 anni, anche senza ISEE. In questo caso si riceverà la cifra minima prevista, vale a dire 50 euro al mese.