Epatite acuta nei bambini, crescono sempre più i casi sospetti in tutto il mondo. Emersa una possibile causa. I particolari da non perdere.
Impensieriscono sempre più i casi di epatite acuta tra i bambini ormai sparsi in tutto il mondo. A preoccupare è il dato che arriva direttamente dall’Inghilterra dove si parla di oltre 100 casi. In Italia attualmente il numero sembra essere ancora sotto controllo.
12 i bambini colpiti e ricoverati in ospedale. Quali sono i sintomi? Una gravissima infiammazione del fegato, un livello decisamente molto alto di transaminasi. Il tutto preceduto da campanelli d’allarme quali disturbi intestinali come nausea e vomito.
Alcuni dei bambini compromessi sono stati costretti ad un tempestivo trapianto di fegato. Ma non è tutto, perchè l’aspetto che maggiormente preoccupa sono le cause legate all’infezione. In corso numerose indagini.
Cosa sta emergendo dai dati messi a disposizione? Come detto in precedenza, l’aspetto che maggiormente impensierisce è legato alle cause dell’infezione. Ancora ignota alle autorità competenti. Questo perché in passato casi del genere sono sempre stati molto rari.
Ad oggi si pensa che si possa trattare di un agente virale che si diffonde in modo particolare fra i più piccoli e a grande velocità. Attualmente, però, non vi sono i numeri necessari per poter avallare ipotesi più concrete a riguardo.
Nel Regno Unito sono stati effettuati test di laboratorio sui bambini ricoverati ed è venuto fuori che la maggior parte di loro è risultata positiva un’infezione da adenovirus 41F. Ma non basta, perché specialmente negli ultimi anni questo tipo di infezione è risultata decisamente in aumento.
Sono stati ipotizzati alcuni possibili scenari per il futuro. E’ emerso che ci si possa trovare davanti ad una infezione comune da adenovirus, una nuova variante dello stesso non ancora identificata. E ancora, esposizione a elemento tossico, nuova forma di Covid.
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Al momento non è ancora possibile fornire una stima precisa. Bisognerà attendere i prossimi sviluppi e i le prossime analisi da parte degli organi competenti.