La truffa dello specchietto colpisce ancora. Non si arrestano i casi di denuncia dell’affare che fa paura soprattutto i più anziani.
La truffa dello specchietto è un raggiro vecchio come il mondo. I disonesti lo mettono spesso in auge e colpiscono le persone della terza età. Il loro obiettivo è quello di ricavare del danaro adducendo la solita scusa.
Tante volte, in televisione, si è cercato di mettere in guardia i cittadini da questo imbroglio attuato da gente senza scrupoli. L’estorsione di danaro è tutto ciò che hanno in mente e possono essere pericolosi.
E’ giunta notizia fresca della frode avvenuta ai danni di una povera signora nel Bregnano. La povera vittima si è ritrovata coinvolta nel losco affare in cui dei pregiudicati chiedevano una sorta di risarcimento per la rottura dello specchietto.
La trafila è sempre la stessa e ha colpita anche la donna di 81 anni del caso di ieri. La signora era uscita con la sua auto per recarsi in panetteria. Un’abitudine che aveva da sempre e che svolgeva alla stessa ora.
Forse i malintenzionati l’avevano già presa di mira da qualche tempo e hanno aspettato il momento propizio per mettere in atto il loro diabolico piano. Una donna di una veneranda età si spaventa subito.
Così all’uscita del negozio, alcuni giovani, le sono avvicinati inveendo contro di lei e mostrandole il danno arrecato allo specchietto della loro vettura. L’anziana donna è stata travolta dalla loro rabbia.
Spaventatissima, ha consegnato il danaro richiesto allertando subito il figlio che ha chiamato i carabinieri. Purtroppo sono arrivate varie denunce da parte di paesani che attestavano la stessa dinamica del falso incidente.
La vigilanza dovrà mostrarsi massiccia. In tanti sono amareggiati per la paura di potersi trovare in questa brutta circostanza. Trovarsi di fronte questi truffatori non è da augurare a nessuno.
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Anche se si è perfettamente a conoscenza del tranello, i lestofanti puntano sulle persone fragili per mettere in moto la trappola. Occhio sempre a non sostare la propria auto in posti solitari. L’unica certezza è prevenire il misfatto.