Brutte nuove per i professionisti delle quattroruote che dovranno fare i conti con una vera e propria rivoluzione nel mondo delle auto. Cosa sta succedendo.
Il nuovo regolamento Vber voluto dalla Comunità Europea e in vigore dal prossimo 1° giugno spaventa molto i professionisti del settore, che si trovano davanti a uno scenario allarmante.
Oggigiorno ci sono diversi modo per utilizzare un’auto e l’opzione di comprarla non è l’unica, visto che le società di noleggio saltano fuori come funghi e il car sharing è un fenomeno che sta sempre più prendendo piede.
“Per chi a Bruxelles ha studiato le nuove regole si tratta della solita difesa dello status quo e delle posizioni dominanti, così come è successo per altre categoria” si legge nell’articolo che ha dedicato alla novità La Repubblica.
“I prezzi saranno imposti dalle case automobilistiche e noi non avremo margini di trattativa né con i clienti né con chi produce” ha spiegato, chiaramente preoccupato, il presidente di Federauto Adolfo De Stefano Cosentino.
Con il nuovo regolamento imposto da Bruxelles, il singolo dealer o concessionario tenderà a scomparire o a ridursi drasticamente, e la gestione principale sarà tenuta direttamente dalle case produttrici, lasciando quindi loro sempre meno margine.
Una situazione che secondo i titolari di concessionaria, porterà a minori sconti e agevolazioni e un aumento esponenziale delle vetture. “Diventeremo dei meri esecutori di scelte che si prenderanno nei quartier generali dei gruppi. A perderci non sarà solo la nostra categoria, ma i consumatori che non potranno più avere sconti, mentre le case imporranno i prezzi e aumenteranno i margini” ha detto sempre De Stefano Cosentino. Ma i problemi non sono finiti certo qui, perchè le conseguenze saranno ancora più catastrofiche.
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Stando alle loro stime, si assisterà anche a una perdita imponente di posti di lavoro: attualmente ci sono circa 120.000 persone in Italia che operano nel settore. Di queste circa il 50/60% è destinato a perdere il posto.