Svolta nelle indagini sulla morte di un anziano, trovato all’interno di un pozzo non lontano dalla casa in cui viveva: disposto il fermo per tre familiari.
È di Giuseppe Pedrazzini il corpo senza vita trovato in un pozzo non lontano dalla casa in cui abitava assieme alla sua famiglia a Toano, comune in provincia di Reggio Emilia.
L’uomo non si vedeva in Paese da alcuni mesi. La sua scomparsa era stata segnalata da alcuni parenti e amici alla stazione dei carabinieri di Toano. Questi ultimi hanno subito iniziato le indagini avviando gli accertamenti che immediatamente si sono rivolti verso la moglie, la figlia e il genero.
Infatti pare che i tre non avessero denunciato la scomparsa dell’anziano. Il cadavere dell’uomo è stato ritrovato nella giornata di ieri dai cani molecolari del nucleo cinofili carabinieri di Bologna all’interno di un pozzo vicino all’abitazione in cui viveva.
Recuperare il corpo senza vita dell’anziano non è stato semplice. È stato necessario l’aiuto da parte vigili del fuoco dei comandi di Reggio Emilia e Castelnovo Monti. Grazie al loro supporto il cadavere dell’uomo è stato recuperato nella mattinata di oggi.
Successivamente al rinvenimento del corpo senza vita dell’anziano, i carabinieri hanno sottoposto a fermo la moglie, la figlia e il genero dell’anziano. Nel corso dell’interrogatorio tutti e tre si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere.
La figlia e il genero sarebbero accusati di omicidio, di occultamento del corpo e di sequestro di persona. La moglie invece soltanto di occultamento di cadavere.
Tutti e tre sarebbero stati sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Reggio Emilia dai carabinieri in quanto sussisterebbero “i gravi indizi di colpevolezza“.
LEGGI ANCHE —> Terribile incidente, aereo prende fuoco mentre decolla: il triste epilogo
LEGGI ANCHE —> Italia, maxi arresto per narcotraffico e riciclaggio con opere d’arte. I dettagli
È prevista per il prossimo lunedì 16 maggio l’udienza di convalida di fronte al gip Dario De Luca. Nel frattempo proseguono le indagini degli inquirenti. Sono stati sequestrati i cellulari degli indagati. Sul cadavere dell’anziano sarà disposto l’esame autoptico.