Peste suina, tutto ciò che dobbiamo saper su questo nuovo virus. Quanti i casi in Italia? Quali sono i rischi? I dettagli della vicenda.
La peste suina africana è una malattia virale che colpisce i cinghiali e i suoni, ma non può essere trasmessa agli esseri umani. Talvolta, quando si estende in maniera esponenziale su un branco, si è costretti ad optare per l’abbattimento. Questo aspetto così estremo incide in maniera notevole sul patrimonio zootecnico suino.
Cosa sta succedendo nel nostro Paese? Quali sono i rischi cui possiamo incorrere? Proviamo a rispondere a queste domande. La situazione italiana inizia a destare qualche allarme. In aumento i casi in Liguria, Lazio e Piemonte.
Come appena accennato la peste suina africana inizia ad estendersi anche in Italia destando qualche preoccupazione di troppo. Numerose le sollecitazioni da parte dei Comuni per alleviare la già tanto complicata situazione economica delle aziende agricole.
A tal proposito è intervenuto Andrea Costa (sottosegretario alla Salute) il quale ha espresso la sua opinione in merito, sostenendo che è di fondamentale importanza iniziare a valutare una contromossa estrema: l’abbattimento dei cinghiali per ridurre i rischi ad agricoltura e cittadini.
Costa ha sottolineato quanto sia cresciuta in maniera esponenziale la densità di questi animali in alcune zone d’Italia e che questo fattore sia contingente alla peste suina africana. Quali le regioni maggiormente colpite? Piemonte, Liguria, Lazio e Valle D’Aosta.
Solo nella Capitale sono stati segnalati sei casi di positività. Condivide il pensiero di Andrea Costa, Alessio D’Amato – Assessore alla sanità della Regione Lazio. Secondo D’Amato il numero di cinghiali e suini presenti sul territorio è totalmente fuori misura. Anche lui opta per l’abbattimento.
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Molto importante l’intervento del professore Pregliasco che ha ritenuto doveroso sottolineare che questo virus non si trasmette agli uomini, perché è una patologia tipica ed esclusiva dei cinghiali.