Edilizia ancora una volta al centro di problemi. L’ultimo scontro si frappone tra gli aumenti alle stelle e la messa in opera dei lavori.
L’edilizia sta attraversando un momento davvero buio. Dal periodo pandemico proprio questo settore ha dovuto forzatamente fermarsi per via dei contagi. Una condizione che ha messo gli imprenditori con le spalle al muro.
Per svariati mesi le commesse non hanno potuto realizzarsi e i cantieri sono stati bloccati. Quanto finalmente sembrava essersi rimesso tutto in piedi un’altra immancabile tegola sulla testa. È ancora in corso il terribile conflitto fra i due stati dell’est Europa.
La guerra alla base ha il problema del rifornimento del gas. Per questo motivo sono stati registrati dei rincari inverosimili. Il governo italiano per dare una marcia in più all’economia edilizia ha instaurato una serie di bonus.
Edilizia, nuove problematiche all’orizzonte dovute al caro presso delle materie
Il problema è che il caro energia fa riflettere sulla propria posizione di lavoro. Rispondere ai bandi per dare la propria aderenza sperando di ottenere il lavoro non sta sortendo l’effetto che ci si aspettava.
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I prezzi dei materiali sono saliti vertiginosamente. Gli imprenditori ci pensano due volte prima di accollarsi l’impegno. Gli aumenti dei prezzi anche del materiale dell’acciaio e del legno scoraggiano ampiamente gli artigiani.
Una volta stanziato la somma rimane quella senza contare gli elevati prezzi che hanno raggiunto i componenti da usare. Gli imprenditori hanno dichiarato che prenderanno visione dei bandi solo se verranno aggiornati i prezzi.
Il disagio è molto risentito nelle grandi città. Ovviamente ne fa le spese anche province come Milano o Brescia. Le costruzioni e i rifacimenti sono all’ordine del giorno ma anche qui il disappunto e increscioso e preoccupante.
La manodopera resta in attesa che il ciclo lavorativo raggiunga di nuovo le impennate di un tempo. Rimangono scoperti a fine mese e la vita deve andare avanti.
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C’è bisogno di un compromesso come dichiarato anche da De Albertis. L’accordo deve essere a misura e condividere appieno il rischio di impresa. La pena di tutto ciò continuerà ad essere il blocco dei cantieri e degli stipendi dei lavoratori