Italia, notizia davvero sensazionale per gli amanti dell’arte. Eclatante scoperta archeologica getta una nuova luce sulle popolazioni del passato.
In campo archeologico il nostro Paese continua a darci un mucchio di soddisfazioni. I lavori di scavo sono all’ordine del giorno per riportare in auge quelli che sono, ormai, i resti di un passato a noi molto lontano.
L’Italia si riconferma essere un museo a cielo aperto e il lavoro di tanti esperti del settore consente di aggiungere tasselli all’immenso mosaico che è la nostra storia. Una recente scoperta ha svelato quelli che sono i misteri legati al rito della cremazione dell’età del bronzo.
Sensazionale scoperta archeologica in Alto Adige: importanti dettagli sulle abitudini funerarie nell’età del bronzo
Con età del bronzo vogliamo indicare un determinato periodo storico caratterizzato dall’utilizzo della metallurgia e del bronzo in un lasso di tempo compreso fra il 3400 e il 600 a.C.
E’ un’età che resta ancora avvolta nel mistero, anche se negli ultimi decenni sono stati fatti enormi passi avanti in tal senso. Proprio di recente, infatti, sono stati riportati alla luce alcuni pugnali di straordinario pregio e manifattura.
La scoperta di cui voglio mettervi a conoscenza fa una maggiore chiarezza su quelle che sono state le tecniche funerarie delle popolazioni antiche. Lo studio ha preso avvio da alcuni resti umani precedentemente analizzati.
Grazie ad alcune analisi condotte dagli studiosi di Salorno è stato possibile dare risposta a quesiti ancora in dubbio. Al punto tale che gli esperti hanno avallato che il luogo potesse essere stato impiegato proprio per la cremazione.
E’ stato ritenuto che i popoli che hanno abitato quella terra, una volta cremati i defunti li lasciassero in quelle aree, creando in questo modo una sorta di zona destinata solo al loro culto.
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Questi nuovi studi non fanno altro che confermare quanto il nostro Paese sia in prima linea e quanto il nostro patrimonio artistico si ricco e tutto da scoprire.