Incredibile scoperta quella fatta da alcuni studiosi ed esperti vicino alle rive del fiume Po. Un reperto straordinario che risale addirittura al Medioevo.
Ad effettuare la clamorosa scoperta è stato un paleontologo che si trovava in ricognizione nei pressi delle rive del fiume Po, che ha notato qualcosa che ha attirato immediatamente il suo occhio allenato.
Come accade sovente, i fiumi trasportano con il loro flusso detriti e residui e spesso sono fautori di una modifica anche paesaggistica, questo finchè non si ritirano, portando alla luce, a volte, tesori nascosti, come in questo caso.
Stando alle perizie, il reperto risalirebbe a un periodo incluso tra il 967 e il 1157 d.C., e oggi è esposto nel Museo Paleoantropologico del Po di San Daniele Po, in provincia di Cremona. Una scoperta che ha dato la possibilità agli studiosi di ampliare e conoscere meglio la vita della specie in quel periodo così sciagurato per lei.
Scoperta favolosa in riva al Po
Nel 2016 il paleontologo Davide Persico dell’Università di Parma si trovava impegnato in una ricognizione lungo la barra alluvionale Boschi Marialuigia sul Po, quando con sua grande sorpresa si imbattè in un cranio di lupo senza mandibola ma dall’aspetto non certo recente.
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Il ritrovamento ha dato la possibilità di conoscere e studiare la vita di questa specie in un periodo in cui nei loro confronti c’era grande persecuzione da parte degli uomini. Secondo la ricostruzione 3D effettuata, il cranio apparterrebbe a una femmina adulta dell’età approssimativa di circa 6/8 anni, della specie Canis lupus italicus. L’animale avrebbe inoltre sofferto di una brutta paradontite che le avrebbe fatto perdere uno dei canini, anche se non si sa se sia questo che l’abbia portata alla morte.
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La sequenza mitocondriale secondo gli studiosi indicherebbe inoltre un’antica variabilità genetic dei lupi, poi persasi a causa delle persecuzioni avvenute nei loro confronti proprio nel Medioevo.