Supermercato preso d’assalto ma la corsa è frenata. I prezzi rimbombano di aumenti e il portafogli è in deficit, in aggiunta tante truffe attuate.
Supermercato non più come prima. Ormai la crisi ha devastato il mondo economico e le tasche ne risentono. Sembra proprio che non ci sia neanche più la possibilità di approfittare di qualche iniziativa.
I negozi scarseggiano di alcuni viveri essenziali sulle nostre tavole. Ci ritroviamo a tu per tu con interi scaffali svuotati e ci rimane solo un grande punto interrogativo. Come sempre i cittadini hanno la peggio.
A causa del conflitto operato da qualche mese che vede coinvolto i due stati dell’Est, sono spariti dei prodotti sulle mensole dei negozi. Oppure li ritroviamo con un’impennata di aumento da far rabbrividire.
Soprattutto ci sono tre alimenti che proprio hanno avuto un cambiamento repentino e pesano maggiormente sullo scontrino di emissione: il riso, il lievito e l’olio di girasole. Quest’ultimo ha avuto un rialzo impressionante.
Il classico olio per frittura o per chi piace come condimento, è disposto ad un prezzo maggiorato il doppio. I supermercati ci tengono a precisare che ognuno può prenderne fino a solo tre litri per famiglia.
Il prodotto scarseggia e preoccupa anche. La crisi sta mettendo in ginocchio l’economia italiana e il governo ancora non riparare il guasto. La guerra sta seminando sangue e sciagure e il commercio ne risente.
Ad aggiungere pepe alla situazione già, di per sé, estremamente delicata. Ci si mettono anche le truffe. Molti individui accertano di aver ricevuto dei messaggi per candidarsi a dei possibili buoni acquisti fino a 1000 euro.
Coinvolto è una nota catena di supermercato che si è dichiarata prontamente estranea ai fatti. C’è purtroppo chi ci casca e ne paga le conseguenze. Tutta colpa del momento di crisi che fa incappare in lucciole per lanterne.
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La categoria degli anziani è quella che ha pagato il prezzo più alto. Purtroppo le pensioni non bastano ad ovviare il caro spesa. Si auspica che presto il conflitto possa avere fine e si riesca a ripristinare la situazione del momento.
La guerra non porta pace, la classe meno abbiente incassa solo frustrazione e una soluzione non arriva.