I denti del giudizio possono risultare molto fastidiosi. Alcuni consigli su come affrontare i problemi derivati dai molari nati nella maturità.
Una volta si diceva che i denti del giudizio, situati alla fine del cavo orale, nascevano in previsione di una fine crescita. Il fatto di essere dichiarati del giudizio è perché combacia con gli anni della maggiore età.
Vero o falso che sia la diceria di routine, questi massicci molari arrivano, crescono e si piazzano nella bocca creando molti disagi. Provocano dolore, notti insonni e a volte c’bisogno dell’intervento del medico apposito.
I più fortunati non si accorgono di nulla. Si ritrovano con la struttura già composta che troneggia in fondo al confine con la gola. Magari avvertono solo un lieve senso di tensione o un po’ di bruciore.
Denti del giudizio, le accortezze da usare quando il dolore si fa insopportabile.
I soggetti che ne patiscono invece hanno una brutta situazione da affrontare. Tutto è possibile porre rimedio. Il parere del dentista è inconfutabile ed è la prima cosa da fare quando ci ritroviamo al cospetto di quello che può divenire un brutto grattacapo.
Prenotare un appuntamento e recarsi senza indugio qualora la nascita del dente porta febbre e giramenti di testa. La materi a di cui è composta è ossea e il dolore per sbucare e tagliare la gengiva può risultare insopportabile.
Il dottore previa un’accurata visita può stabilire se è arrivato il momento di estirpare il dente dalla radice. Dopo un’attenta valutazione mira a quello destinato a eliminare ascoltando anche la sensazione del paziente.
Se il molare si presenta in occlusione si può verificare la formazione di cisti o di un tumore. Nel caso sporge solo la punta o una parte del dente può esserci in corso un’infezione da non sottovalutare assolutamente.
LEGGI ANCHE–>Italia, colera dopo il vaiolo? Scatta l’allarme: cosa si rischia
LEGGI ANCHE–>Il buonissimo frutto tropicale che dona energia e fa da integratore naturale
La rimozione del dente ha bisogno di un iter qualificato per poter essere eseguito. Si tratta di un intervento vero e proprio. Si arriva dal dottore a digiuno, si viene sedati e quindi si apre il tessuto rimuovendo il molare.
Dopo i punti di sutura vige un periodo di assunzione degli antibiotici. Per alcuni giorni è preferibile osservare riposo assoluto.