Il virus che terrorizza gli smartphone: le regole per difendersi dall’insidia dei conti online

Ermac 2.0 è stato qualificato come il nemico numero uno dei virus che possono insinuarsi sui nostri mobile. Ecco il metodo per sconfiggerlo.

Ermac virus online
Ermac virus (pixabay)

Ci mancava pure un altro virus a farci preoccupare. Ermac 2.0 questo è il nome dato all’ultimo enigma che preoccupa i detentori degli smartphone. Quindi è un problema generale della società.

Ormai il cellulare è considerato il prolungamento del braccio. E’ una seconda mano utilizzata per le occasione più varie. Con la telefonia mobile è davvero diventato facile effettuare tutte le operazioni.

La tecnologia ha facilitato tutto. Ormai con le diverse app in dotazione dei telefonini, è possibile operare anche comodamente da casa. Una delle più comode alternative presentate è quello di fare acquisti dal nostro divano.

Ermac 2.0, il virus che polverizza il conto corrente online

Purtroppo esistono gli esperti del computer che riescono a tracciare l’andamento delle compere online e risalire al nostro conto corrente. Sebbene esista la privacy è stato messo a punto un nuovo stratagemma da parte dei disonesti.

Ermac virus mobile
Ermac virus ( instagram)

La scoperta è stata portata alla luce da Cyble, una società attenta a valutare le insidie nascoste nella cybersicurezza mobile. Non è la prima volta che si riesce nell’intento di creare dei sistemi atti a dare fondo ai conti correnti.

Oggi esistono delle menti geniali che riescono a creare una struttura per poi venderla ai malviventi. Questi, senza neanche essere dei veri esperti tecnologici, la comprano e la gestiscono facilmente.

Il nuovo virus diffuso su internet riesce a simulare ben 467 tipi di app bancarie. Un vero trionfo per i ladri “cinerbetici”. I clienti vengono colpiti simulando le credenziali dei loro depositi e conti online.

Ermac si avvia ogni qualvolta un potenziale e ignaro correntista effettua un’operazione. Il virus si combacia con la schermata della vera carta di credito così da poter utilizzare i dati e effettuare bonifici a proprio carico.

La polizia postale ha emesso l’avviso di allarme e ha prontamente cercato di frenare l’attività illecita. Il buon consiglio è quello di non scaricare mai da siti non certificati anche se promettono scintille.

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Inoltre è preferibile autenticare l’applicazione di cui abbiamo bisogno tramite la nostra impronta digitale. Rimane una delle soluzione più sicure per ovviare alla dispersione delle nostre credenziali segrete.

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