Ermac 2.0 è stato qualificato come il nemico numero uno dei virus che possono insinuarsi sui nostri mobile. Ecco il metodo per sconfiggerlo.
Ci mancava pure un altro virus a farci preoccupare. Ermac 2.0 questo è il nome dato all’ultimo enigma che preoccupa i detentori degli smartphone. Quindi è un problema generale della società.
Ormai il cellulare è considerato il prolungamento del braccio. E’ una seconda mano utilizzata per le occasione più varie. Con la telefonia mobile è davvero diventato facile effettuare tutte le operazioni.
La tecnologia ha facilitato tutto. Ormai con le diverse app in dotazione dei telefonini, è possibile operare anche comodamente da casa. Una delle più comode alternative presentate è quello di fare acquisti dal nostro divano.
Purtroppo esistono gli esperti del computer che riescono a tracciare l’andamento delle compere online e risalire al nostro conto corrente. Sebbene esista la privacy è stato messo a punto un nuovo stratagemma da parte dei disonesti.
La scoperta è stata portata alla luce da Cyble, una società attenta a valutare le insidie nascoste nella cybersicurezza mobile. Non è la prima volta che si riesce nell’intento di creare dei sistemi atti a dare fondo ai conti correnti.
Oggi esistono delle menti geniali che riescono a creare una struttura per poi venderla ai malviventi. Questi, senza neanche essere dei veri esperti tecnologici, la comprano e la gestiscono facilmente.
Il nuovo virus diffuso su internet riesce a simulare ben 467 tipi di app bancarie. Un vero trionfo per i ladri “cinerbetici”. I clienti vengono colpiti simulando le credenziali dei loro depositi e conti online.
Ermac si avvia ogni qualvolta un potenziale e ignaro correntista effettua un’operazione. Il virus si combacia con la schermata della vera carta di credito così da poter utilizzare i dati e effettuare bonifici a proprio carico.
La polizia postale ha emesso l’avviso di allarme e ha prontamente cercato di frenare l’attività illecita. Il buon consiglio è quello di non scaricare mai da siti non certificati anche se promettono scintille.
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Inoltre è preferibile autenticare l’applicazione di cui abbiamo bisogno tramite la nostra impronta digitale. Rimane una delle soluzione più sicure per ovviare alla dispersione delle nostre credenziali segrete.