Lo spiacevole episodio è accaduto soltanto poche ore fa e al momento si sta cercando di ricostruire nei minimi particolari ciò che si è verificato.
Si tratta di una situazione che probabilmente, secondo alcune fonti attendibili, durava già da qualche tempo. Non è un caso fortuito infatti quello che è alla fine accaduto a una donna residente nei pressi di Napoli.
Un fatto molto grave quindi che la vittima ha prontamente denunciato ai carabinieri di Torre del Greco, luogo peraltro dove è avvenuto ciò che riportiamo nelle prossime righe.
Sulle prime, la persona coinvolta, stando alle sue dichiarazioni, pare non avesse dato un enorme peso al gesto, tuttavia, subito dopo ha cominciato a percepire un fastidioso bruciore agli occhi che ha richiesto l’intervento di un soccorso medico.
La protagonista di questo spiacevole episodio, come raccontano le iniziali ricostruzione, è una signora sui cinquant’anni che si occupa di attività di recupero di persone disagiate all’interno del Comune.
Martedì scorso si trovava all’altezza di via Vittorio Veneto quando improvvisamente le si è avvicinata un’automobile di colore grigio dove alla guida e al posto del passeggero c’erano due donne.
Una di queste, quindi, le ha gettato sul viso del liquido urticante che, a conti fatti, sembrerebbe essere stato dell’acido. Non è da escludere, perciò, che queste persone ce l’abbiano con lei proprio in merito al suo compito che svolte a Torre del Greco.
Questa tesi è avvalorata dal fatto che in precedenza aveva già ricevuto delle aspre minacce sia tramite i social network che per telefono. Ciò che è stato riscontrato, quindi, è che la donna abbia avvertito in seguito una dermatite da caustici e persino una piuttosto intensa congiuntivite.
Quando si è verificata l’aggressione, però, non è stato richiesto l’intervento né dell’ambulanza né delle forze dell’ordine, ma la vittima si è recata con le proprie gambe dal medico di fiducia. Sembrerebbe, però, che potrebbe guarire entro due settimane.
Tuttavia, per ora, pare che non sia possibile rintracciare le colpevoli, poiché esse al momento del blitz avevano coperto la faccia con delle mascherine chirurgiche.
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Insomma, probabilmente quindi ci vorranno delle indagini più approfondite per rendersi conto effettivamente chi possa essere stato responsabile di questo gesto violento. La dinamica è chiara, infatti, ma quello che è meno certo è chi è stato il responsabile.
