Si torna a parlare di scontrini “impazziti”. Questa volta a farne le spese è stata una cliente di un bar del centro Italia, che per un cappuccino ha pagato un prezzo choc.
Non è la prima volta che i clienti dei locali “denunciano” pubblicamente i prezzi esagerati degli stessi, mostrandone gli scontrini sui social. Questa volta è toccato a un bar del centro Italia, reo di aver fatto pagare un semplice cappuccino uno sproposito, almeno per la donna.
Di solito questo tipo di polemiche tendono a dividere le persone, tra chi difende l’indignazione dei clienti e chi prende le difese dei gestori dei locali pubblici.
In questo caso lo scontro è avvenuto direttamente tra l’avventrice e il direttore del cafè, che le ha dato una risposta che se possibile l’ha fatta infuriare ancora di più. Sui social in molti hanno dato ragione alla signora, ritenendo inverosimile un tale prezzo per una bevanda così popolare e amata in Italia.
E’ successo martedì 31 maggio a una cliente del Bar Canova di Roma, in Piazza del Popolo, che per un cappuccino si è vista recapitare uno scontrino da 8,05 Euro. Una cifra che ha spiazzato la donna, giornalista, che ha poi voluto pubblicarlo su Twitter, scatenando decine e decine di commenti.
“Benvenuti a Roma, fine lockdown: un misero cappuccino 8,05 euro” ha scritto nel suo post Sandra Amurri, chiaramente contrariata. Il suo cinguettio non è passato naturalmente inosservato, e in molti hanno dato ragione al titolare, facendo notare che al banco la bevanda ha un prezzo normale, ma il discorso cambia al tavolo, vista e considerata la posizione centralissima dell’esercizio.
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La cliente è andata anche a chiedere spiegazioni al gestore del cafè, ricevendo una risposta piuttosto “tranchant”: “Non L ha visto il menu? se le sembra troppo non ci venga”.