Ancora passi da gigante nel campo dell’archeologia. Una scoperta a dir poco fenomenale: riemerge una città antica di oltre 3000 anni. I dettagli.
In campo archeologico si procede ogni giorno sempre più a gamba tesa per riportare in auge quelle che sono state le meraviglie del nostro passato. Un passato che nasconde misteri e segreti e che ci consente di far luce su quelli che sono stati gli usi e i costumi dei nostri avi.
La scoperta di cui stiamo per parlarvi è davvero sensazionale. Si tratta di una notizia senza precedenti che ha decisamente sconvolto il settore dell’arte, ma non solo. Il tutto è stato possibile grazie al lavoro infaticabile di un team di esperti in materia.
E’ emersa da fiume Tigri una città di oltre 3400 anni fa. Distrutta a causa di un devastante terremoto, viene fuori dopo secoli per la siccità del corso d’acqua.
Siamo al cospetto di una scoperta a dir poco sensazionale che vede il lavoro di un team di archeologi tedeschi e curdi. Si ritiene che la città fosse appartenuta all’Impero Mittani e che possa essere con estrema probabilità Zakhiku – uno dei maggiori centri nevralgici di tutto l’Impero.
Stando a quanto dichiarato dall’archeologo Hasan Ahmed Qasim si è dovuto procedere molto velocemente con il lavoro, onde evitare che la città potesse essere nuovamente sommersa dall’acqua. La campagna di scavo è stata organizzata grazie all’ausilio dell’Università di Friburgo e di Tubinga.
Come detto in precedenza, il team si è trovato davanti ad una città in piena regola: scoperti edifici di grosse dimensioni, mura fortificate e torri di guardia. Probabilmente una sorta di roccaforte, una zona con il compito di controllare parte della Mesopotamia.
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I risultati degli scavi mostrano che il sito era un importante centro dell’Impero Mittani – questo quanto emerso dal gruppo di ricerca, impressionato da quanto visto. Perfetto anche lo stato di conservazione delle strutture tenute su da mattoni e fango essiccato.