Vaiolo delle scimmie, emerge tutta la verità da parte dell’Ema. Come stanno realmente le cose? Quali sono i rischi per il nostro Paese? Andiamo incontro ad una pandemia? Tutti i dettagli.
Il vaiolo delle scimmie – o monkeypox virus – è molto simile alla patologia che colpisce l’uomo con la differenza che la trasmissione è decisamente più complicata e le sintomatologie sono minori.
Cosa sta succedendo in Italia? Quanti sono i casi diagnosticati al momento? C’è il rischio di una nuova pandemia? Queste sono le domande che in molti si pongono e a cui proveremo a rispondere.
I primi casi di vaiolo delle scimmie ci hanno fatto piombare ancora una volta nella paura e nello sconforto. Gli anni appena trascorsi sono stati decisamente molto difficili da affrontare.
Dopo alcune settimane di tentennamento, l’Ema scende in campo e prova a spiegare com’è la situazione attuale. Attualmente – spiega – non vi è nessuna emergenza sanitaria, perché si tratta di un virus molto diverso dal covid perché non si trasmette facilmente.
Quale la strategia da adottare? E’ importante prestare attenzione sul monitoraggio dei nuovi casi. Ad oggi, spiega Sileri, i casi in Italia sono 20 e sono da ricercarsi in pazienti reduci da viaggi all’estero.
Come ci si contagia? La trasmissione avviene quando vi è un lungo contatto fisico con un’altra persona. Di conseguenza, attraverso strette di mano o abbracci (con indumenti addosso) non si va incontro ad un pericolo effettivo.
L’Ema ha sottolineato che nelle prossime settimane potranno salire i casi, visto e considerato il tempo di incubazione molto lungo. Monitorare e gestire i nuovi soggetti positivi sarà la priorità assoluta. Inutile provocare allarmismi tra i cittadini.
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La diffusione del vaiolo delle scimmie non è nemmeno paragonabile a quella del Covid – rassicurano gli esperti. Attendiamo i prossimi sviluppi della vicenda.
