Lavoro, in netta diminuzione la partecipazione ai famigerati concorsi. Si fugge, ormai, dal posto pubblico e gli enti ne risentono. I dettagli.
La ricerca di un lavoro stabile e che ci gratifichi anche dal punto di vista personale è decisamente molto complessa. Cosa sta succedendo nel famoso mondo dei concorsi pubblici? Si fugge, ormai, anche dal posto pubblico?
Nell’intricato mondo lavoro la situazione non sembra essere delle migliori e gli enti sono davvero in difficoltà a causa delle assunzioni che sono sempre più in diminuzioni. Prendiamo ad esempio il Veneto che ha visto un netto calo nel numero dei dipendenti.
Un altro esempio tangibile ce lo fornisce Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture il quale solleva il problema legato alle assunzioni nelle Motorizzazioni. Le assunzioni recenti sono andate in parte deserte – queste le sue allarmanti parole.
Quali potrebbero essere i problemi che spingono a non accettare posti di lavoro o addirittura a non partecipare proprio al concorso? Uno su tutti è legato alla questione geografica, in quanto la maggior parte dei candidati proviene dal Sud e lo spostamento al Nord non è contemplato anche per via delle spese.
Di conseguenza, la maggior parte rinuncia a meno che la sede proposta possa essere il meridione. Secondo Giovannini il problema sta alla base e cioè vi è una fortissima diminuzione di partecipanti ai concorsi. Se prima era la ressa, il delirio totale, oggi la situazione è completamente ribaltata.
Dimentichiamoci concorsi pubblici da migliaia e migliaia di persone. L’esempio lampante arriva dal Comune di Spresiano in provincia di Treviso il quale ha bandito un concorso allettante per geometri. Hanno presso parte solo in venti. In passato per un concorso del genere sarebbero arrivati in duecento – quanto emerso.
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Per non parlare poi della questione economica relativa allo stipendio che getta decisamente del malcontento, in quanto le ambizioni dei candidati sono disattese nella maggior parte dei casi.
