Il mercurio contenuto nei pesci che mangiamo non è un problema. Quale il limite massimo di assunzione? Tutto ciò che c’è da sapere.
E’ risaputo che il pesce è da preferirsi alla carne per le sue proprietà nutritive. E’ altrettanto noto che all’interno degli stessi vi sia un quantitativo di mercurio che non è considerato un pericolo per l’essere umano.
Pur tuttavia, probabilmente, ciò che non sappiamo è che in mare è disciolta una grande quantità di questa sostanza e di conseguenza si consiglia di limitare l’assunzione di alcune specie in particolari. Scopriamo insieme.
Livello di mercurio nei pesci? Ecco la lista dei quattro esemplari che ne contengono di più
Nello specifico sono quattro i pesci che contengono al loro interno un alto tasso di mercurio. Il primo che andremo ad analizzare è il pesce spada. In particolare la pezzatura più grande e più anziana ne contiene un indice maggiore.
Segue a ruota il tonno rosso: alimento pregiatissimo e molto utilizzato nella cucina orientale. I suoi benefici sono davvero straordinari, ma rientra anch’esso nella lista dei pesci con alto contenuto di mercurio. Un consumo equilibrato è da preferirsi ad un largo uso.
Stesso discorso vale anche per la cernia che è davvero molto gustosa e ambitissima. Un piatto scelto da molti italiani a ristorante. Il motivo? La sua carne è molto morbida e saporita e si presta sia per primi piatti che per il classico secondo. Contiene al suo interno tante vitamine e proteine.
In ultimo, ma non per importanza: l’anguilla. Bisogna ammettere che se ne vedono sempre meno in circolazione e non è un piatto che si preferisce. Ricorda un po’ le tradizioni legate al meridione. Oggi decisamente in disuso.
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Fatto sta che l’anguilla è un pesce dalle ottime proprietà nutritive, perché ricco di omega 3 che, come ben sappiamo, è molto importante per salute del cuore. Quindi, il consiglio è quello di mangiarne con moderazione proprio come prevede la nostra dieta mediterranea.