Terribile impatto questa mattina. Due auto si sono scontrate finendo fuori strada. I passeggeri sono morti, erano tutti giovanissimi.
La prima domenica di giugno si apre con la terribile notizia dello scontro frontale fra due auto nel vercellese. Purtroppo nell’impatto hanno perso la vita tre giovani ragazzi di cui due minorenni. Un destino infausto per loro.
I ragazzi stavano tornando sicuramente da una serata con gli amici. Il fine settimana, le belle serate e le temperature piacevoli, avevano permesso loro di fare tardi con la comitiva. Erano di ritorno verso casa ed era l’alba di questa domenica.
Sulla strada provinciale all’altezza di busonengo è stato teatro di tue auto che si sono prese in pieno frontalmente. L’urto è stato mortale e ha generato tre giovani vittime Carmine Marotta di 22 anni Raffaele Petrillo di 16 anni e Alessandro Messina di 17 anni.
I tre ragazzi viaggiavano su una Lancia Ypsilon guidata da un quarto passeggero di 21 anni. Il ragazzo è l’unico sopravvissuto al terribile incidente e si trova ricoverato in gravi condizioni a Novara.
Contrapposto arrivava una BMW con a bordo un solo ragazzo di origini ecuadoregne. Il ventinovenne era solo nell’abitacolo ed è stato trasportato anche lui in ospedale ma non è in pericolo di vita.
Lo scontro frontale è stato talmente forte che le due auto sono finite letteralmente fuori dalla carreggiata. I soccorsi sono arrivati celermente e i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare non poco per estrarre i poveri ragazzi dalle rispettive auto.
Il 118 attentato di stabilizzare le vittime ma per i tre giovani della Lancia non c’è stato nulla da fare. Sono morti all’istante dopo il grave scontro. Sì attente di fare i dovuti accertamenti per capire la dinamica dei fatti.
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La polizia ha dovuto bloccare il tratto della superstrada per permettere la rimozione dei mezzi. Per l’autista della piccola auto che ha segnato la fine dei suoi amici, ancora non è stata sciolta la prognosi ma ancora è grave.
La comunità si chiude a lutto per il tragico evento. Tre vite spezzate e tre famiglie con il cuore privo di forza dal dolore immane.