Febbre dengue, cos’è? Origini e diffusione del virus. Ma soprattutto, quali sono i rischi per il nostro Paese? I dettagli.
La febbre dongue viene trasmessa dalle zanzare tigre che sono infette a loro volta del virus Aedes. Nella maggior parte dei casi la febbre si manifesta entro 4- 7 giorni dalla puntura dell’insetto e può provocare un forte aumento della temperatura, mal di testa e dolori muscolari.
Negli ultimi anni si è assistito ad un forte aumento di pazienti affetti da febbre dongue. I paesi più colpiti sono la Cina e il Giappone, ma si è estesa anche negli Stati Uniti e qualche caso anche in Europa. Quale la situazione nel nostro Paese?
A Singapore i casi di febbre dongue sono sempre più in aumento a causa della proliferazione delle zanzare. Vi è un dato sostanziale rispetto al 2021, dove i casi erano la metà.
Stando ai primi dati a disposizione, il paese ha riscontrato circa 12 mila casi, rispetto ai 5 mila dello scorso anno. Questo perché il clima tropicale del Singapore è un habitat naturale per gli insetti che si moltiplicano in maniera impressionante.
Il forte aumento di pazienti affetti da febbre dongue sta preoccupando il governo del Paese che ha ritenuto opportuno avvisare la popolazione che si sta fronteggiando questa urgenza con tutti i mezzi a disposizione.
Come detto in precedenza, il primo campanello d’allarme è stato il cambiamento climatico che ha favorito il proliferare più velocemente delle zanzare nel territorio. Si prospettano nuovi focolai specialmente in alcune zone del paese.
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Attualmente la situazione in Italia resta sotto controllo, i casi si contano sulle dita di una mano e sono tutti riconducibili a ritorni da viaggi all’estero. Anche nel nostro Paese sono presenti zanzare tigri in grado di trasmettere il virus, ma con una carica intensiva più bassa.