Bisogna essere sempre attenti a non cascare in qualche tranello quando si naviga in rete. Ecco l’ultima trovata per spillare soldi e dati.
Le cosiddette truffe, purtroppo, in un modo nell’altro, ci sono sempre state. In effetti, si può certo affermare che i furbetti non siano di certo arrivati con l’avvento di internet.
Anzi, a dire la verità, ci sono stati anche in passato dei raggiri ai quali, al giorno d’oggi, con il senno di poi, la gente può non cascarci più e difendersi per evitare, per esempio, di essere derubato.
Certo, ancora non è sempre così scontato che qualsiasi malcapitato faccia attenzione a non farsi imbrogliare. Da qualche anno, peraltro, ci sono persino alcune trasmissioni televisive che aiutano a ricordare una manciata di situazioni dove è più facile essere infinocchiati dal malintenzionato di turno.
Tutto questo per sottolineare il fatto che una truffa può avere forme diverse e luoghi sia fisici che digitali. Comunque sia, naturalmente, attraverso il Web, il tranello potrebbe essere anche piuttosto più facile da attuare per il malevolo utente che cerca di estorcere qualche dato sensibile o persino del denaro.
Il motivo principale è banalmente per il fatto che si trova dietro uno schermo e spesso viene effettuata quello che viene denominato phishing. A tal proposito, però, vorremmo tenervi aggiornati riguardo a un altro e nuovo scam online che si è diffuso in questo ultimo periodo e a cui bisogna davvero stare attenti.
In particolare, stavolta, pare che il truffatore faccia finta di far parte delle forze dell’ordine e invii un falso atto giudiziario con una grave accusa di pedopornografia e la relativa richiesta di dati.
Gli altri particolari della frode
Secondo quanto è stato riportato da Roma Today, per esempio, pare che questo link fraudolento contenga evidenti errori grammaticali e di sintassi che fanno pensare che il colpevole sia una persona straniera che ha cercato di scrivere il messaggio in maniera raffazzonata e chiaramente poco credibile.
Tuttavia, sembra che non sia comunque da escludere che qualcuno ci sia già cascato. Inoltre, la Polizia, attraverso un comunicato, ha voluto nuovamente precisare che nessun collega potrebbe mai decidere di richiedere dei dati o del denaro attraverso l’uso dell’email o di altri mezzi di questo tipo.
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Nel caso, quindi, doveste incappare in una di queste truffe, il consiglio spassionato è quello che di contattare tempestivamente la Polizia Postale.