Olio extravergine d’oliva, cosa non sappiamo sul prodotto di eccellenza italiana

Cosa sappiamo sull’olio extravergine di oliva? Scopriamo insieme tutti le caratteristiche del prodotto e le varie fasi di lavorazione.

olio extra vergine caratteristiche
Olio (Pixabay)

L’olio extravergine di oliva è uno dei prodotti di eccellenza italiana. In molte parti d’Italia viene lavorato, ma nonostante questo subentrano ogni volta opinioni diverse sulla riuscita. In primo luogo risulta difficile riconoscere un olio buono e biologico. Inoltre c’è chi ritiene che sia un prodotto senza scadenza o di facile smaltimento.

Ma qual è la verità? In questo articolo analizzeremo nello specifico tutte le caratteristiche dell’olio extravergine di oliva così da non incorrere più nell’errore.

Olio extravergine d’oliva, cosa dobbiamo sapere sul prodotto

Il primo aspetto su cui soffermarci riguarda la scadenza dell’olio. Esso presenta una serie di normative, dalla produzione alla commercializzazione, che sono altrettanto particolari.

olio di oliva scadenza
Bottiglia di olio d’oliva (Foto da Pixabay)

A quanto pare non esistono delle regole fisse al riguardo. Le ultime modifiche risalgono alla normativa del 2016. A tal proposito se facciamo riferimento ad un esempio pratico, potremmo pensare ad un produttore che raccoglie le olive e le porta in frantoio per produrre olio. Quale sarà il suo comportamento? Potrà inserire sull’involucro la scadenza che preferisce. Solitamente si utilizza la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”.

Quindi non c’è una scadenza ufficiale ma un consiglio sulla base del periodo di lavorazione. La sua durata dipende soprattutto dallo stato di conservazione. In ogni caso, la durata consigliata di un prodotto di questo genere è di circa 18 mesi.

Cosa sta a significare tale dettaglio? Semplice, l’olio potrà essere usato anche dopo i 18 mesi ma non sarà più buono come all’inizio. Non è di certo da buttare.

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L’olio vecchio però va smaltito in un determinato modo. Esso è un prodotto potenzialmente inquinante, per questo motivo dev’essere conferito alle strutture autorizzate allo smaltimento o gettato negli appositi depositi, se presenti nelle zone di residenza. Quindi i presunti esperti dovranno fare attenzione a come muoversi.

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