America, non è stato Cristoforo Colombo a scoprirla. “150 anni prima…”: una scoperta pazzesca

Nuovi studi rivelerebbero che la scoperta dell’America non sarebbe avvenuta da parte di Cristoforo Colombo, ma ben 150 anni prima: spunta un manoscritto

America carta geografica
Carta geografica dell’America (foto Pixabay)

Convenzionalmente, si fissa nel 1492 la data della scoperta dell’America, ad opera di Cristoforo Colombo. Fermamente convinto dell’esistenza di una terra al di là dell’Oceano Atlantico, o comunque della possibilità di raggiungere le Indie in quella direzione, piuttosto che dovendo passare attraverso l’impero Ottomano, o per la circumnavigazione dell’Africa, e ottenuti dai reali di Spagna i finanziamenti per la sua impresa, il navigatore ed esploratore genovese, partito dal posto di Palos il 3 agosto, approdò il 12 ottobre nell’isola poi ribattezzata di San Salvador, corrispondente oggi a una facente parte delle odierne Bahamas.

Una scoperta di portata epocale, che non a caso fissa, di fatto, la conclusione del Medioevo e l’inizio dell’era moderna. Ma appare praticamente certo, oggi, che Colombo e i suoi marinai non furono i primi europei a scoprire l’America. Alcuni studi hanno chiarito come i Vichinghi, già intorno all’anno 1000, avessero compiuto dei viaggi con dei primi insediamenti in Terranova, in territorio oggi canadese. E ci sarebbe anche dell’altro.

Da un manoscritto latino la clamorosa verità: l’America era conosciuta già nel 1340 circa

Una nuova ricerca fatta da alcuni studiosi italiani, in particolare, svelerebbe come dell’America ci fosse già conoscenza in Europa intorno al 1340. Lo studio è stato condotto dal Dipartimento di Studi Letterari Filologici e Linguistici dell’Università Statale di Milano.

manoscritto antichità medievale
Manoscritto medievale (foto Pixabay)

Gli studiosi hanno rinvenuto i manoscritti di un frate milanese, Galvano Fiamma, da datarsi per l’appunto intorno al 1340. Nel periodo visconteo, tale frate fu autore di diverse cronache, tra cui una ‘Cronica Universalis‘, che si trova integralmente in questo momento negli Stati Uniti.

L’intenzione del progetto è giungere alla pubblicazione a beneficio di tutta la collettività di questa opera. In alcuni estratti, in particolare, si fa menzione di una terra d’Oltreoceano definita come Marckalada. Potrebbe essere un riferimento alla Markland narrata nelle saghe norrene. La notizia sarebbe giunta al frate dopo aver parlato con navigatori genovesi che commerciavano con le terre del Nord Europa.

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Dunque, se tutto fosse confermato, si avrebbe la conferma che non soltanto nell’Europa del Nord si era a conoscenza dell’America, ma anche nel resto del vecchio continente.

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