La siccità è un grave problema nazionale. La pioggia scarseggia e da molto tempo non si verificano rovesci consistenti sulla penisola.
La bellissima penisola del tricolore sta subendo una siccità senza pari. Il nostro Paese sta vivendo una crisi idrica catastrofica e la mancanza di piogge sta inevitabilmente peggiorando anche il surriscaldamento terrestre. Una vera agonia.
La situazione è sconcertante e gli esperti stanno vagliando delle soluzioni nella speranze che presto il meteo possa cambiare. Servono piogge incisive e prolungate per sopperire all’allarme siccità nel nostro paese.
Siccità, zone a rischio sparse in tutta Italia
Ci sono delle parti della penisola in cui il problema si fa sentire maggiormente. Una di queste è quella attinente al versante del Po, il fiume più lungo dello Stivale. Il livello di crisi idrica desta molta preoccupazione perché arrivato a -2,7 metri.
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Gli esperti hanno chiesto di non avviare nessuna irrigazione soprattutto nelle ore notturne. Bisogna perseverare nella protezione della quantità idrica rimanente per non far fuoriuscire solo il letto del famoso fiume.
Anche altre parti del Nord Italia hanno dovuto attenersi al divieto di irrigazione notturna. Tra questi ci sono circa 100 comuni piemontesi e 25 della provincia bergamasca. Dovranno limitare al massimo l’utilizzo delle acque fiumane.
Sono tra i pochi fortunati visto che in altre aree è stato addirittura sospeso. Nessuno può servirsi dell’acqua se non a normativa contraria. Nel Rodigino e in provincia di Ferrara, nei pressi delle maremme, sono state attivate le pompe d’acqua in casi d’emergenza.
Nulla da fare intanto per la meteorologia che non vuole cambiare direzione. Negli ultimi tempi siamo stati investiti da due ondate di caldo anomalo. Le temperature hanno sfiorato i 40 gradi per più giorni.
Si auspica che presto ci saranno delle nuove perturbazioni che possano alleviare l’allarme siccità. Il problema è ancora più grave per il raddoppiamento dell’inquinamento e delle polveri sottili.
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Pochi giorni fa è stata indetta una seduta straordinaria con Autorità del Po, Regioni e Protezione Civile. I professionisti del settore hanno voluto fare chiarezza sulla disponibilità dell’acqua.