L’interprete di decine di film della commedia sexy all’italiana si confessa durante un intervista. Alvaro Vitali fa delle rivelazioni sconcertanti e stupisce i fan.
Di recente l’indimenticabile Pierino di tante pellicole della commedia sexy all’italiana è stato intervistato dal noto programma di Rai Uno, e con l’occasione si è lasciato andare a importanti confidenze. Alvaro Vitali ha raccontato di alcuni anni molto buoi che ha dovuto affrontare.
Romano classe 1950, dopo aver lavorato come elettricista venne scoperto nientemeno che da Federico Fellini, che gli offrì la sua prima particina cinematografica in Fellini Satyricon. Dal 1974, dopo aver preso parte a La Poliziotta di Steno, con Mariangela Melato, iniziò a lavorare in sempre più film di quel particolare genere.
A partire dalla metà degli anni Settanta, dapprima fece da spalla a attori del calibro di Lino Banfi e Renzo Montagnani, poi decisero di affidargli il ruolo di Pierino, protagonista di tante barzellette, e fu così che nacque la sua “fortuna”.
Alvaro Vitali: l’attore ricorda con amarezza un periodo duro
Intervistato da Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, l’attore ha ricordato gli anni d’oro della sua carriera, ma anche quelli duri, quando nessuno lo chiamava più. “Mi sono sentito escluso dal cinema, non volevo sentire e vedere più nessuno” ha affermato, ammettendo di essere anche caduto in depressione.
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Nonostante il grande successo di quei film, contrariamente a quanto uno possa pensare, essi non hanno mai contribuito a rendere ricco Alvaro: “Distribuzione e produzione mi stipendiavano mensilmente e in questo modo non si guadagna poi molto. Ho comprato la mia casa, poi delle macchine che sono la mia passione, le cambiavo ogni tre mesi” ha ricordato con una punta di nostalgia l’artista.
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A dargli supporto, fortunatamente la seconda moglie Stefania, che ha conosciuto ancora 24 anni fa dopo il fallimento delle sue prime nozze. La donna non lo ha mai lasciato solo, sostenendolo durante i momenti più duri: “Io l’ho spinto a rialzarsi, anche per via delle numerose esperienze che aveva alle spalle, della sua genialità, quindi abbiamo cominciato a lavorare insieme”. Un amore fondamentale e quanto mai salvifico, per lui.